Riforme. Rampelli (FdI): premierato sistema giusto, insieme al ritorno alle preferenze

“Sarà a mio giudizio indispensabile affiancare la riforma del premierato con una legge elettorale che elimini le liste bloccate e quindi non trasformi il Parlamento in una caserma. Il sistema giusto, come da sempre sostiene FdI, è il ritorno alle preferenze, sul modello di comuni, regioni e Parlamento europeo. Rideterminando l’ampiezza dei collegi per contenere i costi delle competizioni elettorali. Il cittadino potrà in questo modo scegliere tutta la filiera delle istituzioni, senza deroghe, togliendo la sete con il prosciutto a tutti quei soloni che brigano nel sottobosco per costruire governi negli attici luminosi dell’affarismo nostrano, in realtà oscuri come i più segreti scantinati. Nessun problema politico all’orizzonte, solo un fisiologico intasamento di provvedimenti che testimoniano la produttività di Governo e Parlamento. Il premierato resta la madre di tutte le riforme perché sarà lo strumento per dare sostanza all’indipendenza dello Stato, troppe volte messa in discussione da interferenze esterne al gioco democratico, talvolta perfino esogene rispetto ai confini nazionali. Sarà una conquista rivoluzionaria e irreversibile che impedirà la nascita di governi in corso d’opera per il cambio di casacca di parlamentari o per congiure di gruppi economico-finanziari o per accanimenti giudiziari. I governi potranno cadere, certo, perché la democrazia lo prevede e non perché lo pretendono cordate che non intendono passare per la legittimazione popolare che, attraverso il voto, la stessa democrazia impone. Con il premierato governerà il popolo, esattamente come accade nei comuni e nelle regioni attraverso l’elezione diretta di Sindaci e Presidenti”.

Lo dice ad Affaritaliani.it il vice-presidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.

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