Ieri l’iter parlamentare di approvazione del disegno di legge sulla nascita, o sarebbe meglio dire “rinascita”, dei nuovi Giochi della Gioventù trova la sua conclusione. Col voto favorevole della Camera, giunto dopo la lettura del Senato, il progetto sportivo e formativo disegnato dai ministeri dello Sport e dell’Istruzione vedrà la luce.
Per Fratelli d’Italia lo sport ha sempre rappresentato una priorità. ll suo sviluppo è un impegno quotidiano, la sua inclusività un bene per la società, la sua accessibilità una sfida da affrontare in ogni sede. Crediamo nello sport. Nella sua capacità di affermare valori positivi, come il merito attraverso la sana competizione, nel promuovere la salute fisica e mentale attraverso il duro lavoro e il raggiungimento dei propri traguardi. Lo sport rafforza la disciplina e le relazioni, attraverso il lavoro di squadra e il superamento di ogni tipo d’ostacolo.
Investire e promuovere lo sport significhi, soprattutto per le giovani generazioni, investire e promuovere un modello di vita sano.
Per non parlare di ciò che lo sport è in grado di rappresentare in termini economici per la Nazione. Sono decine di migliaia le società sportive professionistiche, le associazioni dilettantistiche e società di gestione degli impianti che occupano oltre 300 mila di persone, capaci di generare oltre 95,9 miliardi di euro, il 3.6% del PIL nazionale, secondo le stime precedenti alla pandemia da Covid-19. Secondo l’Osservatorio sullo Sport Systemrealizzato dall’Ufficio Studi di Banca Ifis, ogni milione di euro di investimenti pubblici nello sport attiva quasi 9 milioni di risorse private che generano oltre 20 milioni di ricavi. Una vera e propria risorsa per il sistema Italia.
In questa legislatura sono stati raggiunti importanti traguardi per lo sport. Il Governo e Fratelli d’Italia hanno voluto che lo sport fosse riconosciuto dalla nostra carta fondativa, la Costituzione, per far sì che la Repubblica riconoscesse ufficialmente “il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme”. Storico traguardo raggiunto grazie all’unanimità di tutto il Parlamento.
Ed è sempre per questi motivi nell’ultima Legge di Bilancio sono stati previsti investimenti e agevolazioni per gli studenti-atleti sia in ambito scolastico che in quello universitario, stanziando 2 milioni di euro per borse di studio destinate agli studenti delle scuole superiori impegnati in attività agonistica riconosciuta dalle Federazioni sportive.
Oggi è stato aggiunto un altro tassello alla crescita del settore sportivo, che rinsalda ancor di più tra lo sport e le nuove generazioni. Quindi possiamo salutare con grande ottimismo e speranza il ritorno dei Giochi della Gioventù, che in passato hanno tracciato fondamentali storie di agonismo e di vita tra gli studenti di tutta Italia.
I Nuovi Giochi prevederanno la partecipazione degli studenti, regolarmente iscritti e frequentanti, delle scuole statali e paritarie, primarie e secondarie, con il prezioso proposito di favorire un’equa rappresentanza di genere.
Inoltre, la proposta di legge stabilisce per gli studenti con disabilità la partecipazione sia a gare integrate sia a gare appositamente dedicate all’interno della medesima manifestazione, nonché una sezione dedicata a sport di squadra dove studenti con disabilità e normodotati potranno giocare insieme, inclusi il sitting volley, il baskin e il rafroball. Questa rappresenta una importante introduzione rispetto alle storiche edizioni dei Giochi nati per la prima volta nel 1968.
Ed è degno di nota che i nuovi giochi nascano sotto gli auspici di una rinnovata alleanza tra sport e scuola, tra i due ministeri che rappresentano questi due settori così decisivi nella formazione degli italiani di domani. A tal proposito, importanti sono le parole del Ministro Abodi, enunciate all’alba dell’approvazione del disegno di legge: “Vogliamo organizzare dei Nuovi Giochi della Gioventù inclusivi, multidisciplinari e accompagnati da tematiche come l’ambiente, la salute e l’alimentazione. Vogliamo che sia un percorso sportivo ma anche di alfabetizzazione civica”. Ciò nell’ottica di un progetto ambizioso che accompagna la scuola in un processo di crescita, socialità e inclusione.
Agli intenti del Ministro, si aggiunge la volontà di far nascere un’agenda permanente di sport e scuola per il miglioramento delle infrastrutture, coprendo anche i primi anni delle elementari, con l’obiettivo di aumentare le ore di educazione motoria, allineandoci agli standard europei e proporre così ai nostri giovanissimi un programma adeguato.