Abbiamo assistito negli ultimi tempi, al feeling politico tra Giorgia Meloni e il Premier britannico, Rishi Sunak.
Sembra che entrambi abbiano le idee chiare sul blocco delle migrazioni, che stanno diventando sempre più frequenti non soltanto sulle coste italiane, ma anche nel resto del continente europeo.
Oltre alle concordanze politiche, entrambi hanno dovuto affrontare le intemperie dovute alle critiche degli opinionisti appartenenti, chi più e chi meno, all’area della sinistra europea.
In passato infatti, il Presidente Giorgia Meloni, è stato attaccato plurime volte, anche con parole piuttosto pesanti, inerenti non soltanto il ceto sociale di provenienza, ma anche le presunte inflessioni dialettali che, secondo alcuni critici, la renderebbero un personaggio macchiettistico.
Dall’altra parte, invece, l’attuale inquilino principale di Downing Street N 10, Rishi Sunak, ha subito critiche sulla base delle sue politiche contro la cultura Woke nel Regno Unito: precisamente, i provvedimenti di Sunak, si basano sulla delegittimazione dell’ insensata Teoria Gender e delle assurde richieste che il mondo LGBTQ+ fa passare come diritti inequivocabili (Rights).
I capricci degli oppositori politici e degli agitatori d’ogni specie, non sono però bastati a fermare il vento del cambiamento che le due personalità politiche hanno finalmente portato in Occidente.
Gli esempi sulle battaglie politiche intraprese dalle due personalità, sono estremamente comuni e valide, al fine di ricostituire un ordine tradizionale corretto all’interno di un’Europa presa di mira e stretta nella morsa degli attacchi terroristici. Come l’ultimo a Bruxelles, e dalle preoccupazioni inerenti gli innumerevoli conflitti alle porte d’Europa e nei giardini del Medio-Oriente.
Le due personalità politiche sono state spesso confrontate su diversi Tabloid, analizzati in coppia come le storiche personalità greche e romane nel “Vite Parallele” (Βίοι Παράλληλοι) di Plutarco.
Attualmente, sembra che i due alleati siano piuttosto coesi negli intenti, vedremo come si evolveranno nel corso del tempo, le dicotomie dei rapporti oltre che dei comuni intenti.
In conclusione, non sono bastate le aspre critiche nei confronti dei due Premier per abbattere il comune senso di intraprendenza, anzi, probabilmente non ci stupiremmo se entrambi dovessero rafforzare la propria corazza , vista e considerata la comune determinazione nel portare avanti i propri progetti.
C’è chi dice che entrambi siano tatcheriani, dunque i loro provvedimenti sarebbero comuni per questa ragione, ma la verità è che, sia Sunak che Meloni, sono figure giovani e tutt’altro che trinariciute e insofferenti, in grado -come molti dei loro colleghi – di cambiare le sorti di quella che un giorno, forse, chiameremo “Storia Contemporanea”.