“Il quotidiano La Repubblica continua a diffondere delle mistificazioni sulle pensioni pur di attaccare l’esecutivo Meloni. Siamo l’unico Governo che è finalmente intervenuto per garantire maggiore giustizia sociale alla generazione dei “millennials”. Per loro abbiamo eliminato il requisito di 1,5 volte l’assegno sociale per l’accesso alla pensione di vecchiaia: un vincolo inaccettabile che richiedeva un intervento per riportare equità. È stata quindi riconosciuta la possibilità anche ai lavoratori che rientrano interamente nel sistema contributivo di poter accedere alla pensione di vecchiaia al raggiungimento dei requisiti anagrafici e contributivi richiesti dalla norma generale. Per riconoscere il sacrosanto diritto alla pensione di vecchiaia a tutti i lavoratori del sistema contributivo, è stato necessario poi stingere le maglie sulle pensioni anticipate, nell’ottica della sostenibilità del sistema pensionistico e dei conti dello Stato. Abbiamo prestato fede ai nostri impegni confermando le precedenti forme pensionistiche anticipate, di natura sperimentale, nella consapevolezza che questo Paese ha bisogno di interventi strutturali e non di misure temporanee. Ed infatti tra i nostri obiettivi vi è quello di procedere ad una adeguata Riforma nell’arco temporale della Legislatura, per dare le dovute certezze ai cittadini sul sacrosanto diritto di accesso alla pensione. Evidenzio che il Governo Meloni non intende “né penalizzare le donne, né punire i giovani”, è al lavoro per garantire un lavoro dignitoso e una pensione equa a chi esce dal mondo del lavoro, anche alla generazione dei “millennials”. A chi fosse sfuggito, ricordo che a dicembre 2023 il numero degli occupati è aumentato di ulteriori 14 mila unità rispetto a novembre. Il totale degli occupati ha raggiunto il nuovo record di 23 milioni 754 mila unità, con il tasso di occupazione che è salito al livello record del 61,9%”. Lo afferma in una nota il Presidente della Commissione Lavoro della Camera, On. Walter Rizzetto (FdI).