La domanda – cattiva – che sorge spontanea è: si tratta di un genio compreso da molti anche se non da tutti, oppure questa società fa assurgere agli altari solo i peggiori, perché così finalmente supera quell’invidia tormentosa che rode da dentro e che è più fastidiosa dei pidocchi?
Ah, avere la risposta! Per ora possiamo portare avanti solo supposizioni, idee, considerazioni che, ovviamente, essendo frutto del cervello sono inevitabilmente influenzate dalle nostre simpatie, da quello che consideriamo o meno, e quindi risultano essere di parte. Ma siccome non di parte proprio non c’è nulla, diamo la stura a tutto quello che ci viene in mente, per lo più cattiverie. Quindi accantoniamo con decisione la possibilità che si possa trattare di un genio più o meno compreso, e accettiamo come presupposto che si tratti di un signore qualsiasi, che proprio in quanto tale ha potuto fare una splendida carriera in un movimento che si basa tutto, ma proprio tutto, sulla mediocrità, che su quella conta, che con quella smuove le folle, acquista vigore, guadagna consenso.
Sì, tutto okay, ma si può sapere di chi stiamo parlando? E già, non ve lo abbiamo ancora detto, ma forse qualcuno ci sarà arrivato da solo, non fosse altro perché in questi ultimi giorni è stato sulle prime pagine di tutti i quotidiani e nei servizi di apertura di tutti i TG, prova che la nostra informazione va sempre più a picco ogni giorno che passa. Comunque, il lui in questione è tal Rocco Casalino, nientepopodimenochè portavoce del Presidente del Consiglio, il professor Conte. In pratica, il portavoce del capo del Governo e della massima espressione politica del primo partito italiano, appunto il Movimento 5stelle.
Ma chi è questo Rocco Casalino, si chiederà qualcuno dei meno addicted (in italiano “dipendente”, ma un tocco d’inglese ci sta sempre bene!) a reality e social, in pratica giusto qualche pastore troppo impegnato con le greggi per seguire certi spettacoli, e che risparmia le batterie dell’Iphone per le partite di calcio. Ebbene, il giovin signore in questione è un ingegnere – ma non sappiamo se abbia mai prestato la sua opera come tale – nato in Germania da famiglia italiana e poi tornato qui – a dimostrazione che la Merkel trattiene solo roba buona – dove ha messo le basi della sua carriera partecipando alla prima, fortunatissima edizione del Grande Fratello, quando ancora conduceva Daria Bignardi, il povero Taricone era il più amato degli italiani, c’era una gatta morta di Messina che si chiama Marina, e vinceva il montepremi finale una ragazza bresciana un filo sfigata, di professione bagnina.
Tra i primi a taroccare il curriculum dove veniva millantato un master poi smentito dalla stessa università che avrebbe dovuto concederlo, Rocco comincia la sua incredibile ascesa con la scuderia di Lele Mora, quando ancora quest’ultimo era l’agente più importante e quindi osannato in Italia. Così ecco che il nostro giovanotto, all’epoca sulle soglie della trentina, finisce al Maurizio Costanzo, o in altre trasmissioni simili, dove litiga furiosamente con Platinette e Solange che l’accusano di non voler confessare la sua omosessualità. Casalino resiste, salvo poi, a distanza di tempo, affermare di essere bisex e di volere un figlio con la maternità surrogata. Ed ecco che con questo curriculum, entra nell’organizzazione di Grillo e Casaleggio in qualità di responsabilità della comunicazione. Che il posto sia perfetto per lui appare evidente da subito, e il perché è semplice: all’epoca è assolutamente vietato ai politici dei 5stelle, eletti o candidati, parlare con i giornalisti, rilasciare comunicati stampa e, meno che meno, apparire in trasmissioni televisive, pena la decadenza da ogni carica e quindi il nostro si limita a controllare che non accada niente, e pare ci riesca benissimo.
Intanto, trainato dall’incapacità degli altri partiti di dare risposte concrete agli italiani, e basando tutta la sua politica sull’invidia sociale, il Movimento aumenta giorno dopo giorno il suo elettorato. Grillo riempie le piazze con i Vanffanculo day, e si fa pagare anche il biglietto per i comizi. Spopola con il blog che i maligni dicono valga milioni, e finalmente il comico genovese può girare l’Italia da nord a sud straparlando di tutto, dalle auto elettriche che nessuno vuole per colpa della Fiat, ai vaccini che è meglio se non si fanno, a meno che non sei africano e allora in certi casi, sì, forse, oppure no. Si vedrà.
In tutto questo, il nostro Rocco prospera. Ha capito benissimo come funziona la baracca – che per altro si sta trasformando in albergo super lusso – e duttile com’è ci si è insediato alla grande, dimostrando così di essere accorto e lungimirante, perfino intelligente oltre che molto, ma molto fortunato. Si becca il suo bello stipendio che è assolutamente in linea con quelli da par suo – cioè vergognoso – e lo si vede sempre più spesso anche in TV, tanto che alla fine risulta più popolare lui di Conte. Poi, l’altro giorno, il colpo da maestro che lo fa decollare verso nuove inimmaginabili vette. Lascia che venga carpito un suo audio dove spiega a chiare lettere accadrà al MEF se per disgrazia loro non verranno trovati i 10miliardi che servono per il reddito di cittadinanza. A suo dire, il Movimento 5stelle proprio non ci sta a rischiare la figuraccia per colpa di non meglio identificati dirigenti del Mef e quindi o le cose vanno come devono o i grillini passeranno il prossimo anno ad epurare completamente il Ministero dell’economia e della finanza.
Una dichiarazione, così come si può udire, che sarebbe stata bene in bocca a Ceausescu più che a Rocco Casalino, ma ognuno ha i dirigenti politici e i tagliatori di teste che si merita. Comunque, come immaginabile scoppia la bagarre, e le prese di posizione si sprecano. Moltissimi chiedono l’allontanamento di Casalino, ma da quell’orecchio nessuno dei diretti interessati sembra assce. Anzi, da Conte in poi, le alte sfere dei grillini rinnovano tutta la loro fiducia al giovanotto, Del resto, milioni di italiani hanno dato fiducia a loro, sta bene così.