“Era la notte del 16 aprile 1973, quando Stefano e Virgilio Mattei furono barbaramente arsi vivi nella loro abitazione nel quartiere Primavalle a Roma. La loro ‘colpa’ era quella di essere figli del segretario della locale sezione del Movimento Sociale Italiano. Un’efferata azione criminale che segnò non solo la città ma l’intera comunità nazionale. Nel rispetto e ricordo di quella che fu una delle più strazianti tragedie che colpì il nostro territorio durante gli ‘anni di Piombo’, come Fratelli d’Italia avevamo concordato nella conferenza dei capigruppo del Municipio XIV di interrompere l’attività politica per la mattinata odierna, al fine di permettere a tutti i Consiglieri di partecipare alle diverse cerimonie commemorative istituzionali in programma, alla presenza dei cerimoniali di Camera dei Deputati, Regionale Lazio e Comune di Roma. Una richiesta concordata a parole ma disattesa nei fatti dalla maggioranza guidata dal Partito Democratico, visto che si sono tenute regolarmente diverse commissioni. Uno sgarbo istituzionale che stride con il clima di condivisione e pacificazione che faticosamente da anni portiamo avanti e che auspichiamo il Presidente del Municipio possa stigmatizzare”.
Così in una nota i consiglieri di Fratelli d’Italia del Municipio XIV, Stefano Oddo, Alberto Mariani, Valentina Torresi e Domenico Naso.
“È importante ribadire con fermezza il nostro impegno nel mantenere viva la memoria – ha aggiunto il deputato e coordinatore romano di Fratelli d’Italia, Marco Perissa – non come semplice esercizio mnemonico ma come condanna di ogni forma di violenza. Come ha giustamente detto questa mattina Antonella Mattei, sorella di Stefano e Virgilio, bisogna essere un esempio per le giovani generazioni insegnando loro che la violenza non è mai la soluzione per superare le divergenze ma è anzi la fonte di nuove e più profonde divisioni. È nostro dovere come istituzioni – conclude Perissa – assicurare che tali orrori non vengano mai dimenticati e che il ricordo di Stefano e Virgilio Mattei sia un monito costante contro l’odio politico e l’intolleranza”.