“Roma ha urgente bisogno di trovare un suo spazio costituzionale, ma ha soprattutto bisogno di conquistare il cuore di molti italiani che, dalla seconda Repubblica in poi, vivono un pregiudizio verso la capitale che ha finito per danneggiarla fortemente”. È quanto ha dichiarato il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia partecipando alla seduta straordinaria in Aula Giulio Cesare sullo status giuridico di Roma Capitale.
“Roma – ha osservato Rampelli – deve essere accolta dallo Stato italiano, che ha beneficiato della sua conquista nel 1870 senza la quale le super potenze dell’epoca avrebbero contrastato la nascita di un nuovo unitario Stato nazionale, nella sua complessità e merita di vedere interrotto il suo declino anche in virtù di oggettive ragioni economiche che la vedono annoverata tra i territori con residuo fiscale, cioè con un saldo negativo tra le risorse che cede allo Stato rispetto a quelle che riceve indietro”.
“L’attuale maggioranza concretizzerà il processo di riforma- ha sottolineato- e puntualizzerà i nuovi poteri di Roma capitale, ma occorre che tutte le forze sane, culturali, economiche, sociali dell’intera Nazione si smarchino dai campanilismi e scendano in campo subito per dare all’Italia una Capitale vera, che possa competere con le altre capitali europee e occidentali. Ci sono troppe resistenze, pregiudizi, invidie, egoismi, negazionismi rispetto alla sua universalità, che impediscono la moltiplicazione del fatturato che Roma può e deve portare all’Italia intera e non solo ai cittadini romani”.
“In questo senso l’ordine del giorno De Priamo approvato oggi al Senato e quello unitario approvato in Assemblea capitolina- ha concluso- costituiscono un altro passo sulla strada di nuovi poteri, facoltà legislative autonome, risorse riservate per modernizzare e rilanciare Roma.