Romania, crescono i conservatori di Aur: 18% alle elezioni parlamentari

Domenica, in Romania, si sono tenute le elezioni presidenziali, che hanno visto la vittoria dei socialdemocratici, il partito PSD, che governa nella grande coalizione formata anche dal PNL, il partito nazionale liberale in una larga coalizione di centrosinistra che di fatto è riuscita ad avere sempre la meglio fin dalla caduta dell’Unione sovietica. Tuttavia, a sorprendere è stata, ancora una volta, l’ascesa di un partito di destra: l’AUR, l’Alleanza per l’unità dei romeni, che aderisce anche al partito europeo dei Conservatori e dei Riformisti, Ecr, nel quale milita anche Fratelli d’Italia.

Procaccini (FdI-Ecr): “Segnale di forte apprezzamento”

AUR ha ottenuto uno storico 18% delle preferenze, in linea con quello che sta accadendo un po’ in tutto il mondo, con i partiti di stampo conservatore che si allargano e conquistano il favore dei cittadini, stanchi dell’immobilismo delle classi dirigenti. È successo in Europa, è successo in Italia, è successo anche negli Stati Uniti. Per l’ascesa di AUR, sono arrivate le congratulazioni di Nicola Procaccini, co-presidente del partito dei conservatori al Parlamento europeo: “L’esito delle elezioni politiche in Romania – ha detto Procaccini – ha segnato importanti consensi per il partito conservatore Aur (Alleanza per l’unità dei romeni), che ha ottenuto il 17,8% dei voti, moltiplicandoli rispetto alle ultime elezioni. Un segnale forte di apprezzamento per le proposte di Aur e per il suo leader George Simion”. Riguardo i risultati degli altri partiti, il PSD ha ottenuto poco meno del 23% dei voti, mentre il PNL, vicino comunque al centrodestra, si è fermato al 14,5%. All’11,9% il partito riformista Unione Salva la Romania (USR), mentre non hanno superato la soglia di sbarramento al 5% altri tre partiti. La votazione è arrivata dopo un primo turno presidenziale controverso, che ha visto la vittoria del leader indipendente di destra Calin Georgescu e la sconfitta di Marcel Ciolacu, attualmente primo ministro e per questo dimessosi da leader del PSD.

In ogni modo, la famiglia dei Conservatori continua ad allargarsi a vista d’occhio in ogni Stato membro dell’Unione europea. “Ai nostri colleghi nel Parlamento europeo e alla intera comunità politica di AUR – ha concluso Procaccini – invio i complimenti e gli auguri di buon lavoro”.

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