Russo (FdI): antimafia al lavoro per ricostruire la verità

“Le stragi di mafia, in particolare quelle di Capaci e di via d’Amelio, sono fatti che la mia generazione ha vissuto sulla propria pelle. Fatti che, a trentadue anni di distanza, ancora non sono stati ricostruiti completamente. In qualità di componenti della commissione bicamerale Antimafia sentiamo fortemente l’impegno di ricerca della verità su quelle terribili pagine della nostra storia, che la presidente Colosimo ha voluto come prioritario, e per questo la ringraziamo. In questo anno e mezzo circa di lavoro abbiamo fatto parecchie cose: penso alle numerose e lunghe audizioni, grazie alle quali è stata fatta nuova luce per esempio sulle inchieste di Massa Carrara relative ai legami di consorterie mafiose con gruppi industriali; o, ancora, ai rapporti mafia-appalti, ben delineati nel rapporto dei ROS del 1991 sul quale avevano lavorato anche Falcone prima e Borsellino poi. Un altro elemento che ci ha molto colpito è stato la constatazione dell’isolamento del giudice Borsellino, che ha lavorato, nell’ultimo periodo, in una procura in cui non sapeva di chi fidarsi. E per quanto lui sia sempre stato una persona riservata, che non parlava del suo lavoro a casa, anche i suoi familiari si sono resi conto della sua angoscia. Il lavoro che la commissione Antimafia in questa legislatura ha fatto fino ad ora, in conclusione, è stato molto, anche rispetto a questioni di stretta attualità. Moltissimo, tuttavia, dobbiamo ancora fare e sono certo che, come gruppo di Fratelli d’Italia, sapremo adempiere a quello che considero un dovere verso l’intera comunità nazionale e verso coloro che, vittime del dovere, non hanno ancora avuto giustizia”.

Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Raoul Russo, componente della commissione bicamerale Antimafia, nel corso della conferenza stampa a palazzo dei Normanni.

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