Era giusto l’inizio estate scorsa quando vide la luce un documento divenuto poi noto come la Circolare Gabrielli del 7 giugno 2017. La circolare in questione prendeva spunto dai fatti accaduti a Torino, Piazza San Carlo, in occasione della vittoria dell’ultimo scudetto della Juventus, quando nella calca della festa dei tifosi, una ragazza era morta e c’erano stati centinaia di feriti. Colpa della pessima organizzazione, del pressapochismo di chi avrebbe dovuto istituire la necessaria sicurezza, e dei controlli che quel giorno furono praticamente assenti. Gravi errori, costati carissimi. Detto ciò, però, non si poteva immaginare di soffocare con una miriade di regole e laccioli burocratici quelle che sono le feste popolari che fanno parte della nostra storica tradizione. Quelle grandi, dal Palio di Siena alla Giostra del Saraceno, dalla Corsa dei Ceri alla Macchina di Santa Rosa, ma anche quelle minori, come le sagre e le feste del patrono. Ed è questo che faceva la Circolare Gabrielli, inserendo una tale serie di “misure di sicurezza” da rendere davvero difficile se non impossibile l’organizzazione di eventi popolari.
Subito, non appena la circolare fu resa nota, si comprese che moltissime delle sagre, feste popolari, concerti, feste di piazza che si tengono in Italia sia per tradizione che per attrarre il turismo, sarebbero state abolite o comunque molto ridimensionate tanto da perdere interesse. E questo aveva fatto molto discutere, si pensi solo che nel caso del Palio di Siena veniva stabilito che l’ingresso alla piazza sarebbe stato consentito ad un massimo di 12mila persone contro le 40mila che da sempre affollano Piazza del Campo nei giorni dell’evento. Un eccesso di burocrazia che ha portato sul piede di guerra associazioni, imprenditori, sindaci ed esponenti politici soprattutto locali, pronti a dimostrare contro la circolare illustrando le moltissime manifestazioni saltate nell’ultimo anno a causa della stessa, e delle ricadute turistiche ed economiche che tutto ciò ha comportato per zone dell’Italia spesso particolarmente depresse, che con questi eventi avevano sempre trovato risorse o rilanciato la propria immagine.
Fin dall’inizio a sposare la causa degli eventi di piazza e ad appoggiare i tanti amministratori locali che si battevano per le tradizioni dei propri territori, si è contraddistinto Fratelli d’Italia. Il partito della Meloni già da tempo aveva depositato una mozione in proposito appellandosi al buonsenso di chi poteva intervenire per apportare alla Gabrielli le necessarie modifiche. Così la Meloni in primis, supportata da Wanda Ferro, capugruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Difesa, si sono rivolte direttamente al ministro dell’Interno Matteo Salvini, affinché mettesse mano alla circolare che tanto a rischio ha messo importanti tradizioni. Nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio, in particolare, l’On. Ferro ha spiegato: “Nel corso della mia esperienza di amministratrice ho avuto la possibilità di organizzare grandi eventi come lo storico concerto gratuito di Vasco Rossi a Catanzaro con quattrocento mola persone, così come iniziative di dimensione molto più contenuta. So quindi per esperienza che le problematiche in materia di sicurezza di un grande concerto e quelle di una sagra di paese sono ben diverse, e vanno valutate dalle autorità guardando al caso concreto, non tranciate dalla scure di una circolare che risolve alla radice il problema non consentendo lo svolgimento delle manifestazioni. Le disposizioni del Capo della Polizia che hanno fatto seguito all’incidente di Torino del giugno 2017 sono infatti così stringenti da rappresentare un ostacolo spesso insormontabile per molti organizzatori di eventi che mantengono tradizioni secolari con passione, sacrificio e una ammirevole volontà di preservare l’identità più autentica della propria comunità e del proprio territorio. Lasciare morire queste tradizioni significa togliere all’Italia la sua vera ricchezza”. Parole chiare e precise che hanno raggiunto lo scopo.
Finalmente, mercoledì 18 luglio, la svolta decisiva, annunciata da un messaggio di Giorgia Meloni stessa su Facebook. Scrive la leader di Fratelli d’Italia: “Il Ministero dell’Interno ha raccolto il nostro appello e ha modificato le norme previste dalla cosiddetta “circolare Gabrielli”: questo permetterà di salvare tutte quelle manifestazioni pubbliche che costituiscono l’ossatura dell’identità italiana e rappresentano un volano economico e culturale per le comunità locali. Una battaglia che abbiamo sposato fin dall’inizio e che abbiamo scritto nero su bianco con una mozione depositata alla Camera. È una vittoria del buon senso, è una vittoria dei sindaci e degli amministratori locali, è una vittoria di tutte quelle realtà associative che con il loro straordinario lavoro difendono le nostre tradizioni.”