Salario Minino, Marchetto Aliprandi (FdI): “Se il salario minimo fosse la soluzione alla povertà, per la sinistra i poveri possono attendere ancora un anno e mezzo”

“Non prendiamo lezioni da chi in un modo o nell’altro ha governato l’Italia per quindici anni circa e soltanto ora tira fuori dal cilindro tutte le strategie vincenti per risolvere i problemi della Nazione, problemi di cui in questi anni la Sinistra se ne è guardata bene di affrontare con serietà.
Ancora una volta discutiamo di una proposta demagogica, il Salario Minimo, che se davvero fosse la soluzione alla povertà, allora condannerebbe i poveri ad attendere ancora un anno e mezzo visto che quella presentata dalle Opposizioni in Parlamento è una Misura che non solo non quantifica i fondi necessari per la sua realizzazione ma ancor più grave prevede l’entrata in vigore il 15 novembre 2024.
Insomma, dopo il fallimento del reddito di cittadinanza e le forti critiche mosse nei confronti dell’istituzione dei Voucher – voluti dalle categorie e della imprese per mettere un freno al lavoro nero – siamo fermi a discutere di nuovo su come si possa sconfiggere la povertà per decreto, ennesima dimostrazione che chi siede negli scranni opposti ai nostri è fuori dalla realtà, delle imprese e dei lavoratori”. È quanto dichiara l’On. Marchetto Aliprandi di Fratelli d’Italia.

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