“Grazie al ministro degli Esteri Antonio Tajani che oggi, nella sua informativa urgente sulla vicenda della nostra connazionale Ilaria Salis, in modo puntuale e serio ha dato prova di come il governo abbia a cuore il suo caso e si sia sempre adoperato per lei. Posta la necessaria attenzione verso la tutela e il rispetto dei diritti umani di tutti gli italiani detenuti all’estero- che il governo ha mostrato ampiamente di avere- è evidente però che Salis è detenuta in Ungheria e lì dovrà essere giudicata sulla base del diritto di quel paese. Qualunque pressione sull’autorità giuridica ungherese sarebbe un boomerang che si ritorcerebbe proprio contro di lei. È un rischio che non possiamo permetterci di correre. Su questo dovrebbe riflettere la sinistra. Ci sono degli argomenti sui quali si dovrebbero evitare le strumentalizzazioni politiche soprattutto quando, come in questo caso, il governo sta facendo tutto il possibile”.
Così il capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Affari Esteri Giangiacomo Calovini.