“Sul Salva Milano il tema non è solo una formula di salvaguardia di ciò che è stato edificato con una procedura e un’interpretazione delle norme particolarmente audace che ha consentito di edificare senza rispettare gli standard, e soprattutto senza pagare in maniera piena gli oneri di urbanizzazione. Il vero tema è politico: è cominciato il distacco, la presa di distanza da un sindaco che il PD non ha mai amato. Sala infatti non è mai stato organico al partito, si è iscritto al gruppo dei verdi europei e si è espresso a favore del terzo mandato non escludendo di volersi candidarsi per la terza volta, una posizione inaccettabile per il PD nazionale e milanese. Il Sindaco sconta anche una condizione di impopolarità per effetto di provvedimenti impopolari slegati dalle esigenze reali dei cittadini, in particolare per chi vive in periferia. A ciò si aggiungano le sconcertanti dichiarazioni nei confronti dei Carabinieri sul caso Ramy aggravate da quelle del suo consulente per la sicurezza, l’ex prefetto Gabrielli, che rappresentano perfettamente il quadro di un sindaco in evidente difficoltà. Tutto ciò spiega perché nel PD sia scattato l’allarme rosso e sia cominciata la presa di distanza da un sindaco troppo solo, indipendente e spesso controcorrente, slegato dal partito che lo ha scelto. Il provvedimento ‘Salva Milano’ diventa così, per il Pd, l’occasione di distacco dal ‘suo’ sindaco e l’avvio di una fase di costruzione di un nuovo candidato e di politiche diverse per la città. Tuttavia, questo non servirà alla coalizione di governo di Milano a guida PD per sfuggire dalle proprie responsabilità, ovvero quelle di non aver saputo interpretare l’anima autentica di Milano e di aver messo in difficoltà la città”. Lo afferma Stefano Maullu, deputato milanese di Fratelli d’Italia.