Sanità. Ciocchetti (FdI): superare modello troppo ospedalocentrico 

“L’attuale modello sanitario è ancora troppo ospedalocentrico. È fondamentale attuare il D.M. 77 e il PNRR per rafforzare l’assistenza territoriale, con l’obiettivo di rendere operative entro il 2026 le 1.038 Case di Comunità, garantendo la presenza di medici di base e specialisti”. Lo ha detto il vicepresidente della Commissione Affari sociali della Camera Luciano Ciocchetti intervenuto alla giornata di studi su ‘La sanità del futuro’ promossa dal presidente della commissione Finanze Marco Osnato presso la Sala della Regina di Palazzo Montecitorio.  “È inoltre necessario rendere le professioni sanitarie più attrattive, poiché la normativa del 2018 non risponde più alle esigenze attuali. Occorre offrire maggiori opportunità di carriera e sviluppo e per questo stiamo portando avanti un processo di ascolto con gli attori del settore che si concluderà ad aprile con l’approvazione di un documento di indirizzo per il governo, primo passo verso una revisione legislativa. La valorizzazione della sanità – ha evidenziato Ciocchetti – riguarda l’intero comparto, non solo i medici. È prioritario migliorare le condizioni del personale, riducendo il divario tra sanità pubblica e privata accreditata. Per gli infermieri, il Ministero della Salute e quello dell’Università hanno previsto tre nuove lauree magistrali per favorire la crescita professionale. Va poi rivisto il ruolo di infermieri e laureati magistrali per adeguare le loro competenze alle nuove esigenze del sistema. Un altro passo essenziale è l’approvazione della legge sullo psicologo di base, affinché questa figura possa operare nelle Case di Comunità e rispondere all’emergenza della salute mentale. Infine – ha concluso l’esponente Fdi – occorre riformare il sistema delle RSA, inadeguato rispetto alla crescente domanda di assistenza per le persone non autosufficienti. Un grande accordo con la sanità privata accreditata sarà necessario per migliorare l’assistenza post-acuzie e ridurre le lunghe liste d’attesa”.

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