“Oltre 50 ore parcheggiato tra un corridoio e la stanza di un pronto soccorso, disteso su un letto e coperto da un lenzuolo sporco di sangue, in stanze stipate di pazienti urlanti e in attesa di cure, con persone lasciate per giorni in balia dei loro malesseri e consolate solo da un paio di fette di pane secco. No, non è un film horror; bensì il racconto di un cittadino che, suo malgrado si è sentito male, e si è ritrovato a trascorrere lo scorso week end nel pronto soccorso dell’ospedale di Prato. L’uomo, alla fine, non è neanche riuscito a ottenere una diagnosi: è stato dimesso dopo tre giorni.
Questo è uno dei tanti racconti che quotidianamente denunciano la grave situazione dei nostri ospedali. E’ evidente: la sanità toscana sta andando a fondo. Il blocco delle assunzioni è ormai acclarato e il buco di bilancio cresce ogni giorno. Intanto Giani continua a dire che la sanità toscana non è in disavanzo. E’ a dir poco indecente vedere un governatore che di fronte a un problema che mette a rischio la salute dei cittadini, si gira dall’altra parte, e – addirittura – riempie di false promesse i lavoratori della sanità.
Il Presidente Giani e l’assessore Bezzini devono avere il coraggio di dire a quanto ammonta il buco di bilancio e di spiegare ai toscani perché non vengono assunti nuovi medici e infermieri e perché devono aspettare giorni in un pronto soccorso o mesi per una visita medica”. Lo denunciano Francesco Torselli e Claudio Belgiorno, rispettivamente capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano e nel Consiglio comunale di Prato.