Sanità Toscana e servizi territoriali. Rossi (FdI): “Dati impietosi. Fallimento attuale modello organizzativo”

“Le tre grandi Asl volute nel 2015 dalla Regione Toscana non hanno portato i risultati sperati, ma anzi hanno generato disservizi, depauperamento di risorse sul territorio, riduzione dei posti letto negli ospedali e mancanza di risposte per cittadini e malati”. È quanto dichiara l’onorevole di Fratelli d’Italia Fabrizio Rossi, commentando i dati forniti dalla Uil, intervenendo al convegno organizzato a Grosseto dalla Uil Fpl area vasta Toscana sud-est dal tema “Sanità e servizi Territoriali, analisi e piattaforma”.

“Il fallimento generale della sanità territoriale toscana è sotto gli occhi di tutti – prosegue Rossi. – Per questo basta guardare i dati. Siamo passati dai 14.475 posti letto del 2010 ai 12.306 di fine 2021 con una riduzione di oltre 2mila posti (dati ministero della Salute), e con un ulteriore trend in calo che arriva ai nostri giorni. Nella area sud-est che comprende le provincie di Grosseto, Siena e Arezzo sfiorano i 350 posti letto in meno, e tutto questo si riversa sulla pelle dei cittadini e pazienti”.

“Il governo Meloni, in questi due anni ha fatto molte cose per la sanità nazionale, a partire dall’aumento del fondo sanitario nazionale, nel 2024 con 134 miliardi e nel 2025 oltre 136 miliardi. Ma come ha detto durante un convegno a Firenze alcuni giorni fa anche il ministro alla Salute Schillaci, l’importante è anche come si spendono queste risorse: e in Toscana quest’ultime, visti i risultati e dati forniti dalla Uil, sicuramente non sono state spese bene, anzi malissimo, penalizzando fortemente le aree più marginali della regione, come la provincia di Grosseto”.

“Mancano medici, infermieri, oss. Liste d’attesa lunghe, aggressioni verbali e fisiche del personale sanitario nei pronto soccorso. Queste sono le criticità che emergono sempre più, alle quali la regione Toscana non ha saputo dare risposte. Al contrario, questo governo sta affrontando, nell’ambito delle sue prerogative, alcune difficili criticità, a partire dalla legge appena approvata in Senato contro chi aggredisce il personale sanitario, con l’inasprimento delle pene e l’arresto differito; inoltre con la legge sulle liste d’attesa ha dato delle risposte ai cittadini che chiedono di ricevere prestazioni sanitarie in tempi più celeri; altresì è stato aumentato di 250 milioni il fondo per l’assistenza domiciliare. L’eredità pesantissima che questo esecutivo ha ereditato non può essere ulteriormente aggravata dai fallimenti della regione Toscana”, conclude il deputato grossetano Fabrizio Rossi.

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