“Al Pd mancano le basi per governare l’Italia. Approvare una legge in assenza di coperture finanziarie equivale a non approvarla. E le coperture devono essere certe, lo dice la Costituzione, mentre i democratici non hanno indicato alcuna fonte di finanziamento. La richiesta di rinvio in Commissione, dopo la bocciatura da parte della Commissione Bilancio, é arrivata da di chi non conosce le procedure. Prendiamo atto che la segretaria del Pd Elly Schlein e i suoi deputati non ne erano a conoscenza e per evitare l’ennesima figuraccia hanno messo in scena una ridicola propaganda elettorale contro il Governo”. Lo dichiara, in una nota, il deputato Imma Vietri, capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Affari Sociali in merito alla polemica sulla bocciatura della proposta di legge in materia di sanità di Schlein. “Inoltre, a quella proposta non credevano neanche i loro. Se avessero voluto approvare davvero la legge, bastava che fossero rimasti in Aula visto che per la maggioranza erano presenti solo 125 deputati.
A fronte di un opposizione che ne contava soltanto 76, metà dei Cinque Stelle e poco più della metà del Pd. Dunque, altro che affossamento della proposta di legge da parte della maggioranza, abbiamo assistito ad un teatrino ridicolo che ha messo in luce, ancora una volta, l’incapacità del Pd di fare un’opposizione seria e soprattutto credibile”. Vietri poi aggiunge: “Il Governo Meloni, grazie all’impegno del Ministro Schillaci, ha approvato un decreto ad hoc – che mai nessun governo precedente aveva mai varato – per abbattere le liste d’attesa che prevede, ad esempio, l’assunzione di nuovo personale; la defiscalizzazione degli straordinari; l’estensione delle visite specialistiche anche nei giorni di sabato e domenica; l’attivazione di una piattaforma nazionale per monitorare i tempi di attesa e anche di un Cup regionale che si prenderà in carico i pazienti garantendo le prestazioni nei tempi giusti. Tutti questi provvedimenti, come ha confermato anche nelle ultime ore il Ministro Schillaci, entreranno in vigore subito dopo l’estate, dopo che il decreto sarà convertito in legge dal Parlamento. Questi sono i fatti. Le sceneggiate elettorali le lasciamo volentieri alla sinistra”, conclude Vietri.