“I dati Cnel, rispetto ai quali peraltro erano conosciute numerose anticipazioni, cioè la conferma che con un trend in crescita, una quota importante della popolazione italiana intorno al 7% rinuncia alle cure, anziché essere sbandierati da una parte politica, nella fattispecie tutta l’opposizione con in testa il PD e il suo segretario Elly Schlein, contro questo governo, che rispetto alla circostanza appare quasi del tutto estraneo (avendo peraltro messo a punto provvedimenti specifici sulle liste d’attesa, che risulta essere il problema principale di rinuncia alle cure, provvedimenti di cui ovviamente vedremo gli effetti non nell’immediato ma a distanza di tempo), ci dovrebbe invece indurre ad una grande “alleanza per la salute”, e per il nostro SSN, tra maggioranza ed opposizione. Una sorta di “patto” che impegni a mettere da parte la strumentalità e la propaganda becera, (un esempio su tutti: chiamare comizi e fare manifestazioni davanti agli ospedali che sono notoriamente luoghi di sofferenza, di cura e di silenzio, come invece sta facendo il Pd, che è una cosa che dovrebbe suscitare indignazione generale e collettiva) attivando invece azioni concrete e per la maggior parte condivise, insomma la salute e’ il primo dei diritti universali e tutelarlo e’ un dovere di tutta la Politica.
Quindi, ribadisco, e chiamo tutti all’assunzione di forte responsabilità, a 45 anni dell’istituzione del nostro Servizio sanitario nazionale e a valle di numerose riforme effettuate nel tempo, ma soprattutto a valle di enormi tagli di risorse destinate alla sanità, risorse che ricordo questo governo in 2 anni ha aggiunto per oltre 10 miliardi, si dovrebbe procedere ad uno “stop and go”, cioè uno “stop” delle polemiche sterili, ed un “go” ossia una nuova iniziativa che veda coinvolta maggioranza ed opposizione e che soprattutto lavori su due versanti: il primo è quello di smettere di raccontare solo le poche decine o centinaia di prestazioni sbagliate o non garantite come avrebbero dovuto essere, per un SSN che eroga quasi 2 milioni di prestazioni al giorno, e che racconti invece dei tanti mirabili esempi di sanità eccellente, come quella appunto del nostro SSN: diamo una cattiva notizia insieme ad una buona notizia! E questo è il secondo versante su cui si deve lavorare insieme, quello cioè della buona informazione. Noto, andando molto spesso in trasmissione a parlare di sanità nel mio ruolo di presidente della Commissione salute del Senato, che c’è una grande enfasi nei confronti degli episodi di malasanità che statisticamente sono inevitabili in un sistema che, come detto, eroga quasi 2 milioni di prestazioni al giorno, piuttosto che raccontare invece i tanti esempi di straordinaria sanità che non bada a spese (pensiamo al costo di una terapia genica), che mette a disposizione strumentazioni assolutamente all’avanguardia e che salva ogni giorno centinaia di migliaia di vite. Ecco invece, tutto questo non fa notizia, fa sempre più notizia ribadisco fino allo sfinimento “un albero che cade che la famosa foresta che cresce”. Io invito tutti a fare un’assunzione di responsabilità per ripartire con il piede giusto approfittando del nuovo anno. Che il 2025 possa essere l’anno dell’accordo trasversale bipartisan sul rilancio del nostro Ssn, un autentico gioiello che ci è stato consegnato maltrattato e con tutti i difetti che conosciamo e che è inutile qui ripetere, che, però, deve essere rilanciato a partire dal suo finanziamento, certo, ma anche a partire dal suo funzionamento e dalla sua reputazione”.
Così il senatore di Fratelli d’Italia, Francesco Zaffini, presidente della Commissione Sanità e Lavoro di Palazzo Madama.