“Francamente fa specie che a difendere la Sanità targata Emiliano sia proprio chi – il prof e consigliere regionale, Pier Luigi Lopalco – che da quella Sanità è fuggito a gambe levate per motivi che ci sarebbe piaciuto conoscere, che vanno, siamo sicuri, ben oltre la somministrazione di un farmaco per alcuni bambini pugliesi affetti da malattie rare. All’esimio collega epidemiologo dico: in sanità c’è di peggio che fare le nozze con i fighi secchi. C’è farle con chi spreca risorse e con chi, come il presidente Michele Emiliano, da sempre ha preferito tenere per sé la delega alla Sanità, salvo poi prendere le distanze da tutti gli scandali che hanno interessato il settore: perché lui poteva non sapere. Per un intero mandato (2015/2020) è stato lui l’assessore alla Sanità e lo è ancora oggi, nonostante abbia nominato colleghi medici, Lopalco appunto e Rocco Palese, che si sono dimessi. E allora il problema sono i fichi secchi o Emiliano? Senza contare che in 20 anni di governo centrosinistra si sono avvicendati ben 10 assessori alla Sanità e tra essi il più longevo nella carica è sempre lui, Emiliano. Senza contare che è il centrosinistra che ci ha portato in Piano di Rientro e lo siamo ancora oggi nonostante le fake news dette in campagna elettorale, quando nel settembre 2020, fu convocata una conferenza stampa con la quale addirittura l’allora ministro alla Sanità, Roberto Speranza, dichiarava che la Puglia stava uscendo. Bugiardi! Sui fichi secchi, poi, come senatore di Fratelli d’Italia alcune precisazioni che smentiscono la cifra di 900 milioni di cui parla Lopalco: dal Governo Meloni sono stati appostati +6,4 miliardi per la Sanità in due anni, +2,37 miliardi nel 2024 e +4,12 miliardi nel 2025. Un record della storia d’Italia per il fondo sanitario nazionale: 136,48 miliardi nel 2025 e 140,6 miliardi nel 2026. Questi i numeri, dopo decenni di definanziamento del FSN ad opera della sinistra… altro che fichi secchi!”.
Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Sanità al Senato, senatore Ignazio Zullo, in replica al consigliere regionale del Pd, Pier Luigi Lopalco.