Sardegna. Caso Todde, centro destra affila armi: si torni al voto

“Noi non abbiamo nessun problema ad affrontare nuove elezioni, non ci fanno paura. Del resto la vicenda delle rendicontazioni elettorali ha minato la credibilità della presidente Alessandra Todde e della sua maggioranza. Come Sardegna non ci stiamo facendo una bella figura a livello nazionale, questo deve far riflettere tutti”.

Così Paolo Truzzu, capogruppo di FdI nel Consiglio regionale sardo, a margine della conferenza stampa convocata stamane dalle opposizioni per fare il punto sulla situazione politica isolana. 

Il “caso” della decadenza della presidente della Regione non poteva non essere toccato durante l’incontro con i giornalisti, ma in generale i capigruppo del centrodestra hanno parlato di “paralisi” dell’attività del Consiglio, una sorta di replica- a distanza di 48 ore- dal primo bilancio della legislatura tracciato lunedì dal presidente dell’assemblea, il dem Piero Comandini.

“Denunciamo la paralisi che ormai si sta vivendo in questo Palazzo- le parole di Truzzu durante la conferenza stampa-. Abbiamo una maggioranza che a parole vuole lavorare per i sardi, ma nei fatti è molto confusa e molto indecisa”.

La dimostrazione lampante per l’ex sindaco di Cagliari è offerta dalle divisioni sulla riforma sanitaria e sulle tempistiche della legge di bilancio: “Ci sembra una maggioranza senza bussola, non sanno che fare. Un suggerimento glielo diamo noi: si facciano un esame di coscienza, e portino subito la finanziaria in aula per dare risposte concrete ai sardi”. 

Concetti ribaditi da Alessandro Sorgia, esponente della Lega: “La situazione attuale è a dir poco sconcertante, ci troviamo di fronte a una presidente che non è in grado nemmeno di gestire un rendiconto elettorale, figuriamoci se è in grado di gestire i conti della Regione. La maggioranza è divisa su tutto, non si mette d’accordo né sulla finanziaria né sulla sanità, non hanno nessuna idea di come si possa proseguire la legislatura”. Una soluzione di stallo “inaccettabile: ecco perché, per il bene dei sardi, si deve immediatamente ridare la parola ai cittadini. Andiamo al voto”.

All’attacco anche Angelo Cocciu, capogruppo di Forza Italia- “siamo davanti a una situazione di stallo devastante, di dilettantismo allo sbaraglio, sicuramente i sardi non si aspettavano questo”- e Umberto Ticca dei Riformatori: “Da un lato il centrosinistra annuncia che vuole continuare a lavorare per i sardi, dall’altro non riesce a fare nulla. La prova è che hanno creato loro stessi una sorta di dualismo tra sanità e finanziaria che non dovrebbe esistere”. 

Quindi Antonello Peru, capogruppo di Sardegna al Centro Venti 20: “Nessuno avrebbe scommesso che in soli quattro mesi avremmo assistito a uno scenario del genere, a un brancolare nel buio imbarazzante. È qualcosa di davvero complesso quello che stiamo vivendo: sono inaffidabili, litigano fra di loro, è veramente un disastro per la Sardegna”. Per Franco Mula di Alleanza Sardegna, “al di là delle chiacchiere, in questi mesi la maggioranza non ha prodotto nulla. E questo nonostante la grande disponibilità delle opposizioni, e il senso di responsabilità, a lavorare per il bene di quest’isola”.

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Giovanni Curzio
Giovanni Curzio
Giovanni Curzio, 21 anni, napoletano, studente alla facoltà di Giurisprudenza della Università degli Studi Suor Orsola Benincasa. Da sempre è appassionato di giornalismo sia di cronaca che sportivo. Collabora anche con agenzie di stampa ed emittenti radiofoniche e televisive della Campania.

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