“La progressiva dismissione aziendale che Glencore sta perpetuando da qualche anno nei siti industriali di Portoscuso e San Gavino in Sardegna a danno del tessuto sociale sardo e dell’intero sistema produttivo nazionale, meritano la ferma opposizione del Governo così come comunicato questo pomeriggio alla Camera dei Deputati dal Ministro Urso. È stata anche annunciata per il 24 settembre la convocazione del tavolo di crisi aziendale al Ministero delle Imprese. Il Governo Meloni, in questi giorni, ha profuso il suo impegno affinché i lavoratori diretti e dell’intero indotto non siano gli agnelli sacrificali di una società che per anni ha incassato extraprofitti dalla speculazione energetica e oggi minaccia di ridurre la produzione solo perché non accetta di sottoporre il suo presunto rilancio industriale alla dovuta valutazione di impatto ambientale, come se lo Stato di diritto valesse per tutti i cittadini tranne che per loro. È bene essere chiari: se la loro reale intenzione è ridurre la produzione ma non chiudere gli impianti solo per non dover fare le bonifiche ambientali allora le istituzioni tutte, Governo in primis, non staranno a guardare e si difenderanno in ogni sede contro cotanta irresponsabilità”.
Lo dichiara il deputato sardo Gianni Lampis, componente della Commissione Ambiente per Fratelli d’Italia.