“Ho avuto l’onore e l’onere di essere indicata come relatore del dl Proroghe, che ha trattato tantissimi argomenti di interesse nazionale. Ma ho il dovere di raccontare un episodio gravissimo, ossia la scelta in commissione da parte degli esponenti 5Stelle di non votare un emendamento a prima firma del collega Giovanni Satta che prevede una deroga ai gestori degli impianti di generazione di energia elettrica a reperire il carbone necessario per consentire il rispetto degli standard di sicurezza dell’esercizio del sistema elettrico”. Lo dichiara Antonella Zedda, senatore vicecapogruppo di Fratelli d’Italia a palazzo Madama.
Quello che segue è il testo dell’emendamento: ‘Ai gestori degli impianti di generazione di energia elettrica alimentati a carbone con potenza termica nominale superiore a 300 MW che hanno usufruito delle deroghe di cui all’articolo 5-bis, comma 3, del decreto-legge 25 febbraio 2022, n. 14, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 aprile 2022, n. 28, e che, in considerazione del divieto di importazione del carbone russo stabilito dall’articolo 3-duodecies del Regolamento (UE) n. 833/2014 del Consiglio, del 31 luglio 2014, non riescono a reperire sul mercato carbone di qualità tale da garantire l’osservanza dei valori limite delle emissioni, è concessa una proroga alle deroghe già ottenute ai sensi del medesimo articolo 5-bis, commi 3 e 3-bis, a condizione che: a) i medesimi impianti siano inseriti da Terna S.p.A. nell’elenco degli impianti essenziali per la sicurezza del sistema elettrico ai sensi dell’articolo 3, comma 11, lettera a), del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2; b) Terna S.p.A. dichiari che un’eventuale indisponibilità non programmata dei medesimi impianti comporterebbe il rischio elevato del mancato rispetto degli standard di sicurezza dell’esercizio del sistema elettrico; c) la deroga sia limitata a quanto necessario per consentire il rispetto degli standard di sicurezza dell’esercizio del sistema elettrico’.
“Mi chiedo, dunque, perché il Movimento 5 Stelle, che si candida a governare con un suo esponente la Sardegna, scelga di non votare un emendamento finalizzato a evitare lo spegnimento della luce nell’Isola”, prosegue la Zedda. Che conclude: “Ringrazio i colleghi del Pd presenti in commissione i quali, dopo una iniziale titubanza, hanno deciso di votare questo emendamento”.