Schlein va in Emilia Romagna, ma scansa gli alluvionati e si defila in campagna

Elly Schlein dimentica di essere stata vice-presidente della regione e non visita chi, con le proprie forze, spala tragicamente il fango. Il PD è alle strette e neppure la propaganda sinistra può nulla.

Non fa una bella figura la neo-segretaria del PD, Elly Schlein, nella sua Emilia Romagna quando, solo dopo giorni dai tragici avvenimenti che hanno colpito la regione, ha scelto di far visita ad alcuni comuni dell’entroterra colpiti dalle frane, assieme ai rispettivi sindaci e altri pochi eletti. Una visita che passa in sordina, stranamente isolata e priva di quell’abituale esercito di fotografi e giornalisti che in ogni uscita seguivano Schlein e che l’hanno aiutata a creare quell’immagine, che pian piano va smontandosi, della politica vicina agli ultimi.

Non c’è, d’altronde, troppo da biasimarle: le sue ultime uscite in pubblico non sono state un successo. È già noto infatti il caso di alcuni studenti della Sapienza che, protestando contro il caro-affitti, hanno contestato, e non poco, la sua visita, spiegando di non accettare passerelle da chi, per anni, ha governato senza apportare soluzioni. In quel caso la notizia fece scalpore, e fece scalpore soprattutto il suo silenzio ai continui attacchi degli studenti dei quali, essendo improvvisati, “comprendiamo” la difficoltà di replica. Effettivamente per la Schlein, emiliana, già vice-presidente della regione con delega al Patto per il clima, eletta tra le fila del PD, partito che da decenni governa la regione, il rischio che qualcosa di simile, o addirittura peggio, accadesse anche in Emilia Romagna era molto alto: non passerelle, non abbracci, non strette di mano, non foto iconiche, ma altro, ben altro. Mancano allora nella stampa nazionale i soliti paragoni tra Schlein e Meloni: troppa la differenza tra chi ha scelto di non esserci e chi, nonostante l’importante impegno istituzionale, c’è stato, senza passerelle programmate, allargando il tema anche ai massimi vertici mondiali, perché il messaggio fosse chiaro: il Governo c’è, e l’ultimo provvedimento del Consiglio dei Ministri lo dimostra.

E allora la Schlein ha ben pensato di non andare dove cittadini e volontari spalano fango, lasciando i suoi elettori orfani della persona nella quale, a quanto pare, avevano riposto fiducia. La tristezza delle immagini che ritraggono la segretaria del PD isolata, lontana dalla sua gente, per timore di un rischio che neppure la migliore propaganda, neppure l’abituale esercito di giornalisti riuscirebbe a contrastare, dimostra un semplice fatto: gli elettori hanno abbandonato il PD e, cosa ancor più grave, il PD ha abbandonato i suoi elettori. I sondaggi lo dimostrano.

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2 Commenti

  1. Il fango sporca e la Schlein, di razza nobile ed aristocratica, che figura ci avrebbe fatto poi su Vogue. Senza contare che il fango -marrone- mal si abbina alla “cromoarmonia” da 300 € all’ora ed alla bandiera rossa.

  2. Ma insomma , un po’ di compressione per la povera Schlein : il negretto HOSMAORO (?) difensore degli schiavizzati braccianti immigrati NON LE HA IMPRESTATO gli stivaloni verdi con cui lui va in Parlamento. Lei NON DOVEVA mica SPORCARSI le scarpine da fatina arcobaleno!

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