“L’ultimo bollettino Istat certifica che il dato di occupazione in Italia è del 6,1% con il record dei contratti a tempo indeterminato. Dati ottimi anche per la difficile congiuntura internazionale ma il maggiore oppositore del governo al servizio della sinistra, ovvero Landini che fa? Sciopero generale contro la manovra del governo e per un fisco equo nonostante sia stata ridotta in modo strutturale l’aliquota Irpef. Landini è solo un sopravvissuto di tempi che non torneranno. Sia chiaro, le rivendicazioni salariali e la richiesta di una maggiore responsabilità nella gestione aziendale sono sacrosante, ma una cosa dev’essere chiara: se prendi parte alle decisioni aziendali, partecipi sia ai profitti, sia alle perdite. La partecipazione alle decisioni aziendali comporta dei rischi. Se non li vuoi correre, padronissimo di restarne fuori, ma ti accontenti dello stipendio fisso. Ed è lì che prima o poi si dovrà arrivare: dare la possibilità al consiglio di fabbrica di scegliere se entrare o meno nel management aziendale e di correre i rischi conseguenti. Decisioni concrete, altro che gli slogan propagandistici di Landini. Su una cosa però devo dare ragione al segretario della CGIL, sta urlando e rivendicando dal palco di Bologna tutto ciò che i suoi compagni di sinistra in un decennio di governo hanno distrutto, dalla perdita di acquisto dei salari alla piccola e media impresa, dalla sanità alla precarietà del lavoro”.
Lo dichiara Lino Ricchiuti, vice responsabile nazionale del Dipartimento Imprese e mondi produttivi di Fratelli d’Italia.