Scuola. Almici (FdI): bene promuovere cultura del rispetto tra gli studenti

“La scuola può divenire uno straordinario presidio di consapevolezza e cultura del rispetto. Con questo obiettivo stamane l’Istituto Abba-Ballini di Brescia, insieme a 27 scuole e 10 associazioni del territorio, ha promosso l’evento conclusivo della rete “A scuola contro la violenza sulle donne”, al quale ho avuto l’onore di intervenire come relatrice. È proprio qui, tra i banchi, che si costruiscono le basi per una società più giusta, dove le relazioni si fondano sulla parità e non sulla prevaricazione. Come membro della Commissione bicamerale d’inchiesta sul femminicidio, ho portato il mio contributo in un confronto sincero con studenti, docenti e autorità, ribadendo che il contrasto alla violenza non può limitarsi alle sole risposte penali. Serve prevenzione, serve cultura, serve educazione. In questa direzione va il lavoro concreto del Governo Meloni, che ha rafforzato il Codice Rosso, ha stanziato nuove risorse per i centri antiviolenza e ha introdotto norme più severe contro chi perseguita, aggredisce o uccide. Ma soprattutto ha posto il tema della sicurezza delle donne come una priorità reale, non come uno slogan. Le parole del Ministro Valditara vanno esattamente in questa direzione: colmare il divario di genere nelle materie STEM, promuovere il rispetto e le relazioni corrette come obiettivo educativo, investire nella formazione degli insegnanti. È questa la vera rivoluzione culturale che dobbiamo sostenere. Ringrazio il dirigente scolastico prof. Giovanni Scolari per l’invito, e tutti coloro che stanno lavorando ogni giorno per cambiare il paradigma. Una nazione che non sa proteggere le proprie donne è una nazione più debole. Insieme possiamo fare la differenza”. Lo dichiara in una nota il deputato di Fratelli d’Italia Cristina Almici, membro della Commissione bicamerale d’inchiesta sul femminicidio

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