“Se oggi tutto il mondo della scuola si è mobilitato, il ministro Bianchi, necessariamente, dovrà porsi delle domande. La nuova riforma sul reclutamento e la formazione dei docenti fa acqua da tutte le parti. Si continua a proporre la solita procedura concorsuale, come quella dei test a crocette, un sistema fallimentare, impopolare. Una riforma che allontana sempre più l’obiettivo di dotare la nostra scuola di un corpo docente di qualità”.
Lo dicono Ella Bucalo e Paola Frassinetti, deputati di Fratelli d’Italia e rispettivamente responsabile Scuola e del dipartimento Istruzione.
“Una riforma – proseguono – che non garantisce tutela ai docenti precari, priva di un canale parallelo a quello dei concorsi. Ancora una volta si esclude la possibilità di conseguire l’abilitazione a chi da anni insegna nelle scuole paritarie e nei percorsi Iefp, nonostante facciano parte a pieno titolo del sistema di istruzione nazionale. Inconcepibile che la formazione professionale venga vista come un costo e non come un investimento, e che si pensi che tale spesa possa essere compensata dal graduale taglio di 9600 cattedre di potenziamento, a partire dal 2026, e dai tagli progressivi alla carta del docente. Con totale esclusione del personale ATA”.
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