Scuola: Foti (FdI), cultura nulla c’entra con religione professata

“Altro che scrupolo da parte di un professore. La decisione di esentare due studenti dallo studio della Divina Commedia, che rappresenta uno dei pilastri della cultura nazionale ed è stata scritta da quello che è riconosciuto come il padre della lingua italiana, è una scelta folle che nulla ha a che fare con l’integrazione e con la fede professata dai singoli. La cultura nazionale nulla c’entra con la religione e con chi, vivendo in Italia e studiando nelle nostre scuole, per integrarsi deve conoscere quelli che sono i valori del paese che li accoglie. La rappresentazione dantesca di Inferno, Pugatorio e Paradiso tutto è fuorché un’offesa a chi non crede nel cristianesimo. Non era certamente nelle intenzioni del Sommo Poeta screditare Maometto. Bene ha fatto il ministro Valditara a chiedere una ispezione per accertare la dinamica dei fatti, dal momento che l’esenzione dei due ragazzi rappresenterebbe un precedente controproducente per gli studenti stessi”.

Così Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.

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