“Le misure intraprese dal ministro Valditara rappresentano una svolta per favorire la vera integrazione dei bambini stranieri nelle classi. La scarsa conoscenza della lingua italiana ha spesso costituito un problema per la didattica e l’apprendimento. Ci sono stati casi esemplari soprattutto nelle città ad alto tasso migratorio con classi in cui la stragrande maggioranza di scolari non parlava la nostra lingua rallentando di fatto il programma. A Roma, in particolare, la Carlo Pisacane a Tor Pignattara ci fu un esodo di massa a causa di classi ghetto nelle quali i bambini italiani erano netta minoranza in una classe in cui l’italiano non era lingua veicolare. La presenza di docenti specializzati per l’insegnamento dell’italiano a ragazzi che non hanno alcuna conoscenza del nostro idioma al fine di farli arrivare alla pari con i nostri studenti è la forma esemplare di uno Stato attento alla vera parità e di un governo che fornisce strumenti indispensabili per la vera integrazione. Il buonismo di sinistra che accoglie tutti e a prescindere senza offrire mezzi per una vita dignitosa tra cui padronanza della lingua quel buonismo lì è finito dopo aver fallito la sua missione”.
È quanto ha dichiarato il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.