“Oggi la Camera ha approvato, in prima lettura, una riforma della Costituzione dalla portata storica, che, attraverso la separazione ordinamentale delle magistrature giudicante e requirente, completa finalmente il processo accusatorio introdotto nel 1989 dall’allora Ministro Giuliano Vassalli. Viene così data piena attuazione all’art. 111 della Costituzione secondo cui ‘ogni processo si svolge nel contraddittorio delle parti, in condizioni di parità, davanti ad un giudice terzo e imparziale’. L’obiettivo dell’ effettiva terzietà del giudice e della parità tra accusa e difesa è stata la sola bussola che ha guidato l’azione del governo e della maggioranza parlamentare”.
Lo dice Andrea Pellicini, deputato di Fratelli d’Italia in Commissione Giustizia alla Camera.