In questi giorni alcune regioni italiane sono state colpite da eventi calamitosi di gravissima intensità.
In particolare, l’Emilia-Romagna ha registrato i danni più gravi con perdite di vite umane, innumerevoli frane, smottamenti ed allagamenti che hanno devastato e trasformato il territorio con danni ingentissimi all’ecosistema, all’economia ed all’occupazione.
La maggior parte delle vie di comunicazione di interi territori è stata definitivamente spazzata via, creando l’isolamento di intere comunità umane ed il blocco di molte attività produttive.
Molte abitazioni esistenti nelle aree montane e collinari sono rimaste e sono tutt’ora prive di energia, di comunicazioni, di servizi essenziali e di approvvigionamento di alimenti per il bestiame di allevamento.
È innegabile che questi effetti devastanti siano stati provocati sia dalle abbondanti precipitazioni ma anche dalla mancata manutenzione del territorio e dei corsi d’acqua.
Premesso ciò, si interroga la Commissione per sapere:
Se intenda attivare immediatamente il Fondo di Solidarietà europeo (FSUE) per garantire tempestivi aiuti alle popolazioni colpite dal maltempo, sapendo che i tempi di intervento da parte dell’Ente pubblico saranno determinanti per evitare il definitivo abbandono di quei territori e la chiusura di innumerevoli attività produttive.