“La risposta del presidente del Consiglio è una toppa peggiore del buco. La legge non può essere stravolta per una esigenza temporanea, tanto più senza consentire al Parlamento di esprimersi nel merito su una tematica che per sua natura dovrebbe avere sempre una larga condivisione. In ogni caso venga in Parlamento a motivarne le ragioni e non liquidi la questione con una battuta ad una festa di un giornale”.
È quanto rileva il senatore di Fratelli d’Italia, Adolfo Urso, vicepresidente del Copasir sulle dichiarazioni del presidente del Consiglio alla Festa del Fatto Quotidiano.
“Mi stupisce che il presidente del Consiglio da fine giurista non comprenda che i direttori dei Servizi non possono diventare ‘attendenti’ del potere politico, sottoposti ad una ‘precarizzazione’ che, peraltro, contrasta con il dettame costituzionale secondo cui ogni incarico deve avere un tempo congruo per essere esercitato con autonomia e responsabilità. La cosa è tanto più seria proprio perché il presidente del Consiglio ha tenuto per sé la delega ai servizi con la conseguenza che chi ha il potere di nomina adatta la legge alle sue esigenze” conclude il senatore Urso.