Siccità Meloni al Corriere: gravi responsabilità del governo sulla crisi

Secondo il leader di FdI i governanti "non hanno prestato ascolto non solo agli allarmi provenienti da diverse parti, ma anche a uno studio, dello scorso marzo, della Commissione Europea, riguardante la Pianura Padana. Quello che oggi viviamo e' conseguenza di inadempienze ben precise, figlie di interventi non fatti, che sicuramente avrebbero reso la situazione di oggi un po' meno drammatica, a voler esser buoni".

“La crisi idrica sta mettendo in ginocchio le produzioni industriali e agricole e fra poco anche il semplice uso domestico dell’acqua”. Lo scrive il Presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, in una lettera al Corriere della Sera, dove parla di “gravi responsabilità” dell’attuale governo e di quelli che si sono succeduti negli ultimi anni. “Quello che oggi viviamo – dice – è conseguenza di inadempienze ben precise, figlie di interventi non fatti, che sicuramente avrebbero reso la situazione di oggi un po’ meno drammatica, a voler esser buoni”. Consiglia quindi al governo di passare “dalle parole ai fatti per sbloccare rapidamente le risorse economiche”. Afferma che “rispetto ai 6,5 miliardi di euro di interventi stanziati per il settore idrico tra Pnrr e fondi, per le politiche di coesione risultano impegnati, con bandi di gara già affidati, solo 275 milioni di euro: di questi appena 30 sono stati già spesi, con il rischio che buona parte delle risorse previste vengano disimpegnate tra il 2022 e il 2023”. Va migliorata – aggiunge – la rete di distribuzione, si può puntare sulla desalinizzazione del mare per ottenere acqua potabile, e “si può combinare efficacemente il risparmio dell’acqua e la protezione dell’ambiente con la produzione agricola, grazie alla cosiddetta agricoltura di precisione.  Ma c’e’ anche un’altra tecnologia che ha fatto passi da gigante negli ultimi anni e che dovrebbe essere maggiormente sviluppata in Italia: la desalinizzazione del mare, anche per produrre acqua potabile. Il riscaldamento globale, le caratteristiche morfologiche della nostra penisola e le buone prassi osservate in tante nazioni ci impongono di puntare forte su questa tecnologia. Purtroppo il governo sembra di tutt’altro avviso. Nella cosiddetta ‘legge salva mare’, ha persino posto una serie di ostacoli burocratici che rendono ancora piu’ lungo e tortuoso l’iter autorizzativo per i dissalatori. Un autogoal senza alcuna ragione ambientalista, ne’ logica di sviluppo.”

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La Redazione de La Voce del Patriota

9 Commenti

  1. Carissimo Giovanni Bruno.
    Sono pienamente d’accordo. Purtroppo gli Italiani, esclusi alcuni, hanno il governo che si meritano.
    Hanno votato un branco di incapaci,M5S, che sono capaci solo di dire no a tutto.
    Per questo Roma è diventata quello che è. Uno schivo, anche a detta degli stessi romani.
    Purtroppo Milano, con queste giunte, segua da vicino.
    Saluti

  2. Circa 30 anni fa, un amico, dopo varie di esperienze di lavoro come libero professionista in Italia,
    decideva, visti i magri risultati e non certo per colpa sua (nessuna tutela del credito) di cercare lavoro all’Estero. Lo trovò in un Paese Arabo (non Israele) in un impianto di desalinizzazione. Esistevano già a quei tempi. Alla mia riflessione “Và che bravi, rendono potabile l’acqua per dissetare i loro abitanti e creare coltivazioni..” ricevetti una risposta che mi spiazzò e che dimostrò quanto fossi ingenuo. Ma che dar da bere agli abitanti ! ma che coltivazioni ! Non hanno queste priorità, anzi ! Miseria e ignoranza garantiscono la governabilità degli Stati. L’acqua del mare viene desalinizzata per poterla “sparare” nel sottosuolo. Là dove sono stati prelevati petrolio e gas naturale. Hanno bisogno di acqua dolce perchè l’acqua salata corroderebbe tutto, ogni impianto, ogni valvola, ogni pompa. E questo per colmare le sacche che altrimenti rimarrebbero vuote con possibilità di assestamenti del terreno che causerebbero danni enormi, di entità anche non immaginabili. Capito ? E oggi noi qui, in Italia, siamo senza una goccia d’acqua. Ridicolo ! Ma da chi siamo governati ? Da dilettanti allo sbaraglio ! Sempre lì a bisticciare tra loro, o a far finta di farlo ? Senza alcuna competenza tecnica. Gente che pensa solo ai propri lauti stipendi. Per loro, nessuna responsabilità, anche di fronte agli errori più macroscopici. Della povera Italia e del suo Popolo..non gliene può fregà de’ meno !
    Poveri noi e poveri i nostri figli !

  3. Cari connazionali, non intendo fare retorica ma dopo 40 e più anni di lavoro all’estero da operaio a amministratore delegato di varie compagnie posso dire senza ombra di dubbio che l’Italia come Nazione e la grande maggioranza della popolazione (e mi fa male ammetterlo) hanno dimostrato di essere incapaci di governare, di amministrare, di organizzare,ma soprattutto di non avere il coraggio civico e caratteriale di prendere decisioni e assumersene la responsabilità, mi riferisco ovviamente alla nostra classe politica, dall’ultimo consigliere comunale al Presidente della Repubblica. inutile andare nei dettagli, basta vedere la vergognosa situazione nella mia citta di Formia dove non si governa ma si fanno solo gli interessi propri da parte di tutti, Formia e lo specchio della nostra Italia, si và al poter non per senso di dovere civico e amore della propria città ma per fare i propri comodi e interessi, ma chi manda questi disonesti e incapaci al potere? NOI CITTADINI!!! Non abbiamo perciò ragione di lamentarci perchè come popolo nell’insieme non siamo capaci assumerci le nostre responsabilita e non abbiamo nessun senso del dovere o Amor di Patria. Ho imparato sin da bambino (1939) che nella vita niente ti è dovuto senza averlo guadagnato e che il DOVERE viene prima del DIRITTO.. Il tutto almeno per me significa vivere con DIGNITA’ di Cittadino per il bene Comune de Popolo e della Mia Italia. Purtroppo la nostra classe politica non sa il significato delle parole Dignita, Onesta,Responsabilita, Dovere, Amor di Patria. Mi augura presto una Italia migliore per i nostri futuri Cittadini. Auguri e Buona Giornata a voi tutti. Filosa Giovammi Bruno Un Italiano

  4. La lettera scritta al Corriere della Presidente Meloni riguardo la siccità, ricalca una mia mandata al corriere alcuni mesi fa,all’inizio di questa situazione nel mese di marzo.
    Le condotte che trasportano l’acqua su e giù per Italia, sono certamente fatiscenti e quindi perdono circa il 40% dei acqua, ma il perché queste non vengono riparate o sostituite penso sia a conoscenza di tutti o quasi.
    Il noleggio delle autobotti è in mano a ….. e quindi si perderebbe una gran fetta di affari.
    Nella mia lettera al Corriere chiedevo come mai i coltivatori di fiori della riviera non hanno problemi ? Certamente perché si sono dotati di grandi cisterne, che tutti possono vedere passando con l’autostrada o con il treno e vengono riempite ogni qual volta c’è la necessità. Se non piove utilizzano l’acqua pubblica.
    Prendiamo l’esempio di Israele.
    Hanno deserto eppure hanno creato un paradiso dove coltivano di tutto, dalla frutta, alla verdura, ai cereali ect.
    Con quale acqua irrigano i loro campi !!
    Con l’acqua di mare tramite la desalinizzazione.
    Un metro cubo di acqua in Israele costa circa 0,60 € al m3, ( in Italia siamo a € 1.10/1,30) alcuni personaggi potrebbero dire che per costruirli ci vuole tempo; di tempo ne abbiamo avuto in abbondanza dato che il problema siccità si trascina ormai da parecchi anni.
    E sono parecchi anni che si chiede ai contadini di trivellare le campagne per fare pozzi artesiani appunto per evitare questo casino, Ma tanto poi c’è l’assicurazione .
    Il costo per un pozzo di circa 40/45 metri si aggira sui 3/4000 euro, che si possono ottenere dai vari consorzi provinciali,regionali o nazionali.
    Sarebbe ora che la gente si svegli e si dia da fare.
    P.S. Il montepremi del super enalotto è di 240 milioni di euro, sapete quanti invasi e trivellazioni si posso fare ?? A centinaia.
    Saluti

  5. Il governo non lavora nell’interesse dei cittadini e del superiore interesse della Patria.

    Detto ciò aggiungo che le questioni sulla siccità sono complesse e di vecchia data.
    La mancata realizzazione delle infrastrutture di stoccaggio della risorsa idrica gli invasi, venuto meno l’apporto idrico, di cui si nutre il Po l’un primavere ed in estate dei ghiacciai alpini causato dall’aumento delle temperature che, è fenomeno ciclico (ricordo le glaciazioni o l’aumento delle temperature in periodi non sospetti) non dipende dall’uomo (l’inquinamento è invece di origine antropica e deve essere combattuto) come si desidera fa intendere, appare il nodo su cui incentrate il dibattito.
    A tutto ciò si aggiunge che la desalinizzazione dell’acqua di mare è strumento straordinario per frenare temporaneamente il problema di carenza idrica, ma è una tecnologia costosa (circa 5.000.000 di € per realizzare un impianto) che ha importanti costi di manutenzione e richiede quantitativi di energia considerevoli.

    Gli invasi sono infrastrutture di stoccaggio delle acque molto efficiente e producono energia “idroelettrica” i costi e benefici sono economicamente vantaggiosi.

    In entrambe i casi, desalinizzazione ed invasi, gli impatti ambientali importanti sul territorio, ma d’altronde quale attività antropica non modifica l’ambiente?

    A quanto detto aggiungo che occorre sottolineare che gli impianti devono essere inseriti in un sistema di reti che sia efficiente e moderno (la rete idrica italiana ha un’età media di circa 50 anni).

    Ci sono anche problemi legati alla capacità della PA di progettare, realizzare e gestire infrastrutture che utilizzino anche nuove tecnologie (infrastrutture intelligenti).

    Il PNRR destina 4,38 MLD € somma irrisoria per compensare al ventennio di investimento non fatti e tagli generalizzati a tutto, anche alla manutenzione ordinaria di fiumi e canali, reti idriche ad uso irriguo e potabile, porti marittimi e fluviali, interporti e banchine, per non parlare dei problemi legati al dissesto idrogeologico ed alla qualità, oltre che alla quantità, delle acque.

    Appare evidente che occorre rivedere il quadro generale nazionale delle infrastrutture strategiche oggi abbandonate dalle folli decisioni politiche che hanno privatizzato tutto nel nome del mercato.

  6. Abbiamo costruito e messo in moto il 12 maggio 2021 una piccolissima centrale idroelettrica. Il periodo era già di siccità che però è stata sopportata quindi non percepita dai non operatori e dalla politica. Ora c’è il rischio che dal rubinetto di casa non esca nulla quindi il problema è diventato pubblico. Ad oggi nessuno, nonostante il fabbisogno energetico, menziona le realtà idroelettriche!

  7. Paesi come la Croazia hanno organizzato con lavori pubblici la raccolta dell’acqua piovana e non hanno problemi di irrigazione.
    È scandaloso che un paese come l’Italia sia ridotta così, oltre a tutti i problemi energetici derivanti dalla situazione mondiale.
    Essendo veneta posso soltanto dire “ragioniamoci sopra”

    • Veramente la Croazia ha chiuso anche le docce sulle spiagge, come confetto dai turisti e stampa.
      Noi possiamo migliorare e certamente l’acqua di mare è una risorsa da sfruttare anche se dal 1905, data dei primi rilevamenti non si era mai vista una crisi idrica simile.
      Ps ricordo che tutte le spese per cambiare tubature e quant’altro sono da addebitare in bolletta…. a meno che non si possano cambiare leggibnazionakibed europee

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