Sicurezza. Rampelli (FdI): no tensostruttura alla Stazione Termini

“Mi auguro che tutte le istituzioni coinvolte ripensino la surreale decisione di realizzare la tensostruttura per senza fissa dimora e immigrati nel piazzale antistante la Stazione Termini, oltretutto ristrutturato e ridisegnato a regola d’arte con i fondi del Giubileo.
Occorre avere rispetto per il centro storico, in particolare per i rioni Esquilino, Castro Pretorio e Monti, di cui le amministrazioni capitoline e governative devono una volta per tutte saper riconoscere la vocazione. Che non è quella del campo d’accoglienza diffuso per persone bisognose di accudimento, le quali devono essere assistite in strutture proprie e non all’aria aperta esibite come oggetti per facile demagogia, ma essere protette anche nella loro dignità.
Il centro storico ha una vocazione culturale, turistica, ricettiva, commerciale e su questi settori le amministrazioni pubbliche devono lavorare per sostenerlo sotto l’aspetto economico, aiutando le imprese che investono anziché tradirle con progetti assurdi che continuano a creare nuovo degrado e nuova criminalità, tagliata su misura sui bisogni di sopravvivenza di immigrati attratti da politiche demenziali, consegnati alle centrali dell’accoglienza per ragioni di business e non per compassione e poi assoldati dal circuito criminale.
Occorre invertire la risposta. Ci vuole l’equa distribuzione di queste persone socialmente fragili in tante microstrutture sparse in ex caserme e luoghi sorvegliati”.

È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.

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