Sicurezza. Torselli e Draghi: “Firenze come Tijuana. A che punto è l’individuazione dello spazio per il Cpr?”

“Siamo scioccati dall’ultima notizia di cronaca fiorentina. Una giovane ucraina sarebbe stata violentata e rapinata da un extracomunitario, verosimilmente irregolare, che aveva trovato rifugio nel parco delle Cascine. La violenza si è consumata nel pieno centro della città: in via Tornabuoni. Non c’è più una strada del nostro centro storico in cui un cittadino possa camminare tranquillamente senza temere di essere aggredito. Stiamo vivendo una recrudescenza dei reati in città e questo viene confermato anche dall’ultimo rapporto della Questura che ha registrato una impennata delle rapine. La nostra Firenze sembra diventata Tijuana!!
Da piazza Duomo alle Cascine non è più possibile vivere sicuri e passeggiare senza guardarsi le spalle ad ogni ora del giorno e della notte. I 10 anni dell’amministrazione Nardella hanno trasformato la culla del Rinascimento in un ricettacolo per delinquenti, il più delle volte stranieri e irregolari. E’ questo il risultato del buonismo della sinistra che ha permesso che una delle città più belle del mondo diventasse invivibile. E anche di una sinistra che continua a ritenere secondario il problema della sicurezza. Basti pensare che Palazzo Vecchio ha respinto la nostra mozione con cui chiedevamo di permettere la gestione delle immagini della videosorveglianza privata da parte del Comune.
La misura è colma. Per questo vogliamo sapere a che punto è l’individuazione del luogo in cui dovrà sorgere il Cpr della Toscana” lo dichiarano Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale e Alessandro Draghi, capogruppo FdI a Palazzo Vecchio, che annuncia un’interrogazione in Consiglio comunale in merito al Centro per i rimpatri.

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