“Paolo Signorelli è una persona responsabile. È stato attaccato su conversazioni private dai contenuti irricevibili. Sarei curioso di vedere cosa accadrebbe se tutti coloro i quali hanno speculato su Signorelli mettessero a disposizione i loro cellulari e le loro chat private. Il reale obiettivo di questa campagna era il Ministro Lollobrigida. La vergogna è mettere alla gogna in via strumentale una persona- che indubbiamente in quelle frasi ha sbagliato, ma lo ha fatto in messaggi privati e che tali dovevano rimanere – pubblicando atti che non hanno rilevanza penale e che si sarebbero dovuti distruggere. Il paradosso, poi, è che l’attacco arriva da un quotidiano che per decenni ha ospitato gli scritti di un giornalista, Adriano Sofri, condannato per essere il mandante dell’omicidio Calabresi”.
Lo dichiara Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.