“Simpatica provocazione”

Il popolo arcobalenato della tolleranza e del rispetto non si crea nessun tipo di problema a oltraggiare le immagini sacre, giustificandole come “simpatica provocazione”. Non mi dilungherò a spiegare il perché e il per come vestirsi da Gesù Cristo in tacchi a spillo risulti demenziale, e inutilmente offensivo visto che ci arriverebbe anche un bambino dell’asilo, mi concentrerò maggiormente su ciò che è una provocazione utile e ciò che è una provocazione fine a sé stessa. La provocazione in quanto atto mirato a suscitare reazioni irritate e violente può nobilitarsi a rappresentazione di incongruenze o problematiche sociali da affrontare, o può navigare nella melma dell’atto canzonatorio infantile, il gne gne gne dell’asilo. In un contesto come il pride dove chi vi partecipa vuole a tutti i costi smascherare ipocrisie e mentalità retrograde mi stupisce sempre vedere come ci si guardi bene dal rivolgersi ad altri tipi di culture, per non uscire dalla zona di comfort di prendersela con un Vaticano che sostanzialmente ce lo lascia fare, non si impone in modo così diretto nella vita del singolo è tutto sommato abbozza. Sarebbe bello vedere provocazioni come il bacio di due membri della comunità musulmana, ci piacerebbe vedere qualcosa che colpisca lo spirito di una società realmente patriarcale, che come dimostrato dagli ultimi atti di cronaca è ferma sulle sue posizioni e non indietreggia. Proprio in virtù dell’episodio di Saman sarebbe stato bello vedere un atto sguaiatamente provocatorio e di denuncia verso un’integralismo che è il reale nemico della comunità lgbt. Per non parlare poi dell’isolo Malika, cacciata di casa perché lesbica da famiglia musulmana, portata in stendardo dalla comunità lgbt senza ci sia stata una minima parola di condanna sulla religione di appartenenza del padre, che temerari. Tutto tace, perché mettere un cristo in tacchi a spillo è più facile tutto sommato, che vestirsi da profeta e baciare un altro uomo, quelli poi se incazzano per davvero. Che bello vedere atti così vili e offensivi da parte di chi si sente offeso anche per un’aggetivizzazione sbagliata… è tutto così coerente e soprattutto utile alla causa, che ancora non si è capito quale sia, se sia odiare indiscriminatamente tutto ciò che non è arcobaleno, o raschiare il fondo del grottesco

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