Sondaggi, Governo e centrodestra da record: FdI sfiora ancora il 30%, campo largo alle corde

Comunque andrà, quello guidato da Giorgia Meloni sarà un governo da record, destinato a essere ricordato non solo come uno dei più longevi (già adesso, a metà mandato, lo è) e non solo per essere il primo presieduto da una donna. È un governo che riesce a tenere alti i consensi, pur scegliendo spesso la strada più complicata da percorrere: non quella delle misure acchiappa-voti, dal consenso facile, buone per sobillare le piazze ma che dopo un po’ provocano danni irreversibili (tipo Reddito di Cittadinanza e Superbonus). Questo governo ha quasi sempre scelto la strada dei risultati a lungo termine, consapevole del fatto che i risultati sarebbero arrivati dopo un po’. L’esempio più eclatante è quello che si è visto con la lotta all’immigrazione clandestina: dopo i difficili mesi di avvio, gli sbarchi sono arrivati a calare del 60% in un anno. Tutto merito della fitta rete di accordi che il governo ha concluso con i vari Paesi coinvolti direttamente e indirettamente nei flussi di esseri umani, in modo tale da prevenire e fermare al principio le partenze, le traversate nel deserto e nel Mediterraneo. Ecco, dunque, il segreto di questo governo: sacrificare i risultati nel breve periodo affinché siano duraturi e molto più corposi nel lungo periodo.

Giorgia Meloni, la più amata dagli italiani

Giorgia Meloni così è riuscita a farsi amare dagli italiani. L’underdog che ora gode di apprezzamenti in patria e a livello internazionale, da parte di politici e giornali, anche e soprattutto quelli di stampo progressista. Fino a essere stata nominata come persona più influente d’Europa dalla rivista Politico. Ha aperto nuove strade in Ue su tanti temi, è ascoltata e tutt’altro che isolata, sa aprirsi al dialogo e riesce a influenzare le politiche comunitarie che iniziano a risentire di una svolta conservatrice. In Italia procede bene il consenso personale per la premier, rendendola il leader politico più amato dagli italiani: secondo Ipsos, Giorgia Meloni gode del 43% del favore dei cittadini, mentre il governo è apprezzato dal 42% di essi. Numeri in realtà in calo, ma che restano molto alti a più di due anni dalla vittoria delle elezioni del 2022 e, soprattutto, al confronto con altri esecutivi longevi: un calo fisiologico, dunque, che non preoccupa, anche perché il vero risultato si vede nelle intenzioni di voto, che sono ancora una volta favorevoli per il centrodestra.

Le coalizioni: centrodestra da record

È un governo da record, allora, soprattutto per questo: pochissime volte nella storia delle democrazie moderne, i partiti che confermano la maggioranza di governo sono cresciuti nei sondaggi, pur rimanendo a Palazzo Chigi dove, tra rigidità dei conti e margine di manovra veramente ristretto, spesso si è costretti a fare scelte impopolari. Ma forse, ad aiutare maggiormente i consensi del centrodestra, è proprio il fatto di sapersi schierare dalla parte giusta, sempre. Secondo i dati aggiornati a ieri dalla Supermedia Youtrend/Agi, Fratelli d’Italia spicca in vetta con il 29% dei consensi, riuscendo a restare più o meno stabile rispetto tutto l’anno solare, con una crescita indicativa di alcuni decimi rispetto alle elezioni europee di giugno. Le cose vanno bene anche per Lega e Forza Italia, che da mesi sono molto vicine al 9%, in aumento entrambe rispetto alle elezioni del 2022. Così facendo, il centrodestra riesce ad arrivare al 48%, molto più in alto del 43% ottenuto nel 2022 e al 47% delle elezioni europee.

A sinistra, il Partito Democratico è cresciuto soprattutto grazie al calo del Terzo Polo, in perdita probabilmente per la sua inconsistenza in Parlamento, e del Movimento Cinque Stelle, alle prese con le bagarre interne e con una crisi che ormai va avanti dal 2018. Dalle elezioni europee, però, i due partiti che avevano avuto un’importante exploit, ora sono in difficoltà: il Pd ha perso quasi un punto percentuale rispetto a giugno, stesso discorso per Avs. E infatti i risultati si vedono quando si considera la coalizione: il centrosinistra è dato al 31%, l’ipotesi di campo largo al 43%. Numeri molto lontani da quelli del centrodestra da record.

Resta aggiornato

Invalid email address
Promettiamo di non inviarvi spam. È possibile annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Leggi anche

Articoli correlati