Sport e scuola. Due valori sanciti dalla Costituzione, due elementi costitutivi nella formazione di ciascuno. Due attività che devono convivere per chi, da giovanissimo, ha scelto di impegnarsi nella pratica sportiva senza compiere passi indietro nella propria istruzione. Questo è l’obiettivo di Fratelli d’Italia e del Governo Meloni.
I dati dell’Istituto nazionale di statistica indicano che nel 2020 il 68,9 per cento dei ragazzi tra gli 11 e i 14 anni ha praticato sport in modalità continuativa o saltuaria, ma nella fascia di età da 15 a 17 anni si è passati al 61,2 per cento, scendendo ancora al 58,2 per cento tra i 18 e i 19 anni, scivolando definitivamente al 57,6 per cento tra i 20 e i 24 anni. Nonostante la flessione, che deve motivare a rafforzare progetti legati alla promozione sportiva, i dati raccontano quanto popolare sia la pratica sportiva e quanti siano i possibili casi di studenti con una “dual career” attiva.
Il Ministro dell’istruzione e del merito, con proprio decreto 3 marzo 2023, n. 43, ha dato avvio alla sperimentazione didattica per una formazione di tipo innovativo, anche supportata dalle tecnologie digitali, destinata agli studenti atleti di alto livello. L’obiettivo del progetto sperimentale “è il superamento delle criticità che possono riscontrarsi durante il percorso scolastico degli studenti-atleti, soprattutto con riguardo alla regolare frequenza delle lezioni, nonché in relazione al tempo da dedicare allo studio individuale”. Allo stesso tempo, il progetto sperimentale persegue l’obiettivo di dare sostegno e supporto alle scuole per promuovere concretamente il diritto allo studio e il successo formativo anche di questi studenti. Al progetto sono pervenute 55.085 domande da parte degli studenti ed oltre 3.000 scuole si sono registrate per accedere alle sperimentazioni. La provenienza degli studenti iscritti al progetto vede in vantaggio le regioni del Nord: dalla Lombardia sono in 7914, dal Lazio 6222, dall’Emilia Romagna 4790, dal Veneto 4692. La prima regione del Sud per numero di iscritti è la Campania, con 2625 studenti. Mentre le Federazioni sportive nazionali e le discipline sportive riconosciute dal CONI con il maggior numero di studenti aderenti sono la Federazione Italiana Giuoco Calcio (11758), la Federazione Italiana Pallacanestro (7427), la Federazione Italiana Nuoto (5505), la Federazione Italiana Pallavolo (3916).
Inoltre, il progetto sperimentale persegue l’obiettivo di dare sostegno e supporto alle scuole per promuovere concretamente il diritto allo studio e il successo formativo anche di questi studenti. Gli atleti, infatti, sono spesso costretti sin dalla giovane età a dedicare gran parte del tempo e delle energie all’allenamento sportivo e all’attività agonistica, con il rischio di perdere di vista l’obiettivo di assicurarsi una carriera anche dopo la fine dell’attività sportiva, e di ritrovarsi senza le qualifiche accademiche o professionali necessarie a trovare un lavoro in altri settori. Per perseguire i suddetti obiettivi, nella settimana parlamentare appena trascorsa, sono stati depositati da Fratelli d’Italia degli emendamenti alla Manovra 2025.
Il primo, a prima firma Fabio Roscani, deputato e presidente di Gioventù Nazionale, introduce il “Programma studente atleta”, pensato per gli studenti-atleti di alto livello delle scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie. Il programma prevede tre giorni di assenza giustificata al mese, l’adattamento di interrogazioni e compiti al calendario agonistico e l’esonero dall’alternanza scuola-lavoro, riconoscendo l’acquisizione di competenze non cognitive attraverso lo sport. Per accedere al programma, gli studenti dovranno presentare la certificazione di atleta agonista rilasciata dalla Federazione sportiva di appartenenza e mantenere una media scolastica con non più di due insufficienze.
Un altro emendamento, sempre voluto da Fratelli d’Italia, prevede un contributo di 500 euro annui per ogni figlio a carico fino a 14 anni, destinato a coprire le spese per attività extrascolastiche. L’obiettivo è sostenere le famiglie con un ISEE inferiore a 35.000 euro nel pagamento di corsi di lingua, percorsi didattici culturali o turistici, educazione musicale e sport.