I mondiali Master di Tennis Tavolo hanno visto realizzarsi un nuovo bellissimo successo per il tenente colonnello Gianfranco Paglia, che ieri sulla sua pagina Facebook ha scritto un post in cui annuncia di aver conquistato il titolo di campione del mondo nel singolare in carrozzina di classe 2.
All’evento, in corso di svolgimento alla Nuova Fiera di Roma (le gare termineranno oggi, domenica 14 luglio), sono presenti oltre seimila atleti, provenienti da 110 Paesi di tutti i continenti: tra essi anche quelli attualmente in guerra come Ucraina, Russia, Palestina e Israele. Tutti presenti con il grande obiettivo di vivere, attraverso lo sport, momenti di dialogo e di unione.
Il capitano del Gruppo sportivo Paralimpico della difesa e Medaglia d’oro al Valore militare, dopo aver sottolineato che per la prima volta alla competizione hanno partecipato anche atleti paralimpici, ha tenuto a ringraziare gli organizzatori e ha evidenziato come “la bellezza di tutto sta nel vedere come lo sport è in grado di unire. Lo sport è sempre bello ed è importante praticarlo anche perché riesce ad abbattere qualsiasi tipo di barriera, sia fisica sia mentale. Qui è fantastico, la Federazione Italiana Tennistavolo è riuscita ad organizzare un evento meraviglioso. Sarebbe bello, e lo dico da soldato, se le guerre venissero fatte attraverso lo sport. Avremmo vinto tutti”. Poi la conclusione: “Questo messaggio dovrebbe essere da monito per tutti e far capire che nel mondo si ha voglia esattamente di questo: unione, condivisione, pace”.
Tra le tante congratulazioni giunte a Paglia, c’è quella di Marco Cerreto, deputato di Fratelli d’Italia e concittadino del neocampione, che scrive di lui: “Gianfranco è la chiara dimostrazione che la disabilità non è un limite ed è l’esempio che ciò che conta è la forza di volontà, con cui si può superare tutto. Il messaggio che veicola è fondamentale per le nuove generazioni: nello sport non esistono barriere e tutti dovremmo prendere insegnamento da questo. Alla manifestazione c’erano migliaia di competitor e tifosi di tanti Paesi, che hanno vissuto in allegria un momento di gara, uniti da un unico obiettivo: seguire i propri atleti e festeggiare insieme. Il grande insegnamento dello sport – conclude il deputato casertano – sia monito per tutti: il mondo ha bisogno di questo”.
Grande!