“Siamo alla fase finale di un procedimento che consentirà allo sport di entrare in Costituzione. Ma c'è ancora molto lavoro da fare. Manca, ad esempio, una reale concezione dello sport come fenomeno sociale che possa essere fondamentale per migliorare altre politiche. Le politiche attive dello sport hanno un riflesso positivo sui ragazzi, sugli adulti e sugli anziani. Più persone dedicano tempo all'attività fisica e più la salute pubblica ne trae beneficio in termini di lotta all'obesità, all'alcolismo, alle droghe, alla sedentarietà. A trarne beneficio sono di conseguenza anche le casse dello Stato. Lo sport abbraccia anche altri settori come quello commerciale, economico, progetti di inclusione. Non a caso ogni palestra chiusa è un danno per tutta la società e ci riferiamo ad attività sia dilettantistiche che professionistiche. La visione di Fratelli d'Italia è pensare non solo al professionismo. Ma anche chi fa sport per volontariato, perché è da lì che arrivano molto spesso i campioni. Fare sport non è solo comprare fuoriclasse, ma anche coltivare talenti e valorizzare il duro lavoro quotidiano che fanno milioni di volontari e genitori nelle società sportive dilettantistiche e amatoriali”.
Lo dichiara in Aula il senatore di Fratelli d'Italia, Paolo Marcheschi, capogruppo in commissione Cultura e Sport di Palazzo Madama.