“Tra i suoi numerosi voli pindarici, il giornalista Massimo Giannini non sa o finge di non sapere che Stellantis ha preferito vendere Comau ad un fondo straniero piuttosto che ad una cordata italiana che era pronta ad acquisirla. Dimentica poi che la casa automobilistica non aveva nemmeno intenzione di presentare le procedure per la golden power su Comau e omette che Stellantis si considerava già autorizzata alla vendita grazie alla precedente procedura di scudo legata alla fusione tra FCA e i francesi di Citroën. Su questa vicenda, forse Giannini non lo ricorda, il governo di allora scelse di comportarsi come Ponzio Pilato, lavandosene le mani. Una domanda sorge spontanea: perché Giannini chiede conto di tutto ciò al Ministro Urso e non al suo editore, che guarda caso è il regista di questa operazione? Avanziamo una risposta: probabilmente perché attacca l’asino dove vuole il padrone”.
Lo dichiara in una nota il senatore Salvo Pogliese, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Industria.