“Quanto dichiarato oggi dal palco di Bologna è molto grave. In un momento di cordoglio per un evento drammatico che ha colpito il nostro Paese, c’è chi ha deciso di fare un attacco politico contro l’attuale Governo, con accuse che non hanno nulla a che vedere con la realtà dei fatti. Questo lo dico da cittadino reggiano, un territorio, il mio, martoriato dal 1946 dalla trucidazione nel triangolo rosso di circa 5.000 persone ad opera dei comunisti. Un territorio dove sono poi nate le brigate rosse e dove di nuovo nel 1999 vi erano accertati contatti con le ricostituite brigate rosse. Nonostante ciò non mi sono mai permesso di attribuire quelle migliaia di morti e quei crimini ad esponenti locali o nazionali della Sinistra. La verità va ricercata con le inchieste, non in piazza, dove incitare all’odio non è mai un comportamento accettabile ma da condannare con forza, anche per rispetto di quei tanti morti che si trovavano a transitare di lì solo per caso e non perché uniti da un credo politico o altro”.
Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia, Gianluca Vinci.