Strage di Vergarolla: presentata la proposta di legge di Fratelli d’Italia per istituire una giornata dedicata ai martiri

“Disposizioni per la tutela e la promozione della memoria delle vittime della strage di Vergarolla e istituzione della Giornata nazionale del ricordo dei martiri di Vergarolla”: si intitola così la proposta di legge a prima firma di Nicole Matteoni presentata ieri pomeriggio nella sala stampa della Camera. A parlarne, insieme al deputato triestino di Fratelli d’Italia, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, che dopo aver ricordato i tempi in cui parlare di argomenti ed episodi come Vergarolla era difficile – “si parlava nel silenzio, nell’indifferenza o, peggio ancora, con l’avversione di molta parte dell’opinione pubblica che negava l’esistenza di queste storie” – ha sottolineato il diritto e il dovere di ricordare quanto accadde sulla spiaggia di Pola il 18 agosto 1946, perché “non si può guardare avanti se ci sono ancora pagine strappate della storia d’Italia” come la strage sulla spiaggia di Pola, “episodio odioso che fu commesso con l’intento preciso di rendere impossibile agli italiani rimanere in quelle terre”. Sulla stessa linea il capogruppo di FdI alla Camera Galeazzo Bignami, che ha ricordato la dinamica cruenta e criminale di una strage finalizzata alla deitalianizzazione di Pola e del territorio circostante. A sua volta Walter Rizzetto (FdI), presidente della commissione Lavoro della Camera, ha parlato di Vergarolla come di una “vicenda che non ha ancora ricevuto la memoria e il riconoscimento dovuti. Una vicenda che è una ferita ancora aperta il cui ricordo deve essere tenuto sempre presente, anche e soprattutto per arrivare finalmente alla verità sulle responsabilità di un atto criminale, ad oggi ancora non chiarite”.

Dal canto suo Emanuele Merlino, che si è spesso occupato delle vicende storiche che hanno tormentato gli italiani del Confine orientale, ha esordito facendo presente che quella su Vergarolla è una “proposta di legge doverosa” che riguarda “una storia che ci appartiene anche se non siamo istriani, fiumani, giuliani e dalmati. Una storia che ci appartiene in quanto italiani”. Ed ha aggiunto: “Noi abbiamo il dovere di ricordare perché la storia ha la triste capacità di ripresentarsi. Ad un certo punto della nostra storia l’essere italiani era qualcosa se non da odiare quantomeno da cacciare: questo noi dobbiamo ricordarlo, perché è importantissimo farlo. Perché ricordare significa cercare verità e giustizia, ma anche dare un insegnamento”. Il capo della Segreteria tecnica del Ministero della Cultura ha poi ricordato, concludendo il suo intervento, che “grazie ad un decreto legge che porta la prima firma del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, è stato istituito il Museo del Ricordo, che sarà a Roma. Ed uno dei suoi punti cardine sarà naturalmente la strage di Vergarolla”.

A sua volta Alessandro Amorese, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Cultura alla Camera, ha parlato della proposta di legge su Vergarolla come di qualcosa di “fondamentale, perché si inserisce in quell’operazione di riempimento delle pagine di storia italiana che vanno tolte dall’oblio”. Ed ha ricordato altre iniziative nate con uno scopo analogo, come il Treno del Ricordo e  la prossima istituzione di una rete nazionale sugli archivi dell’esodo.

A concludere l’appuntamento Nicole Matteoni, che ha spiegato il significato della proposta di legge a sua prima firma: “Vergarolla – ha ricordato – è la prima strage della storia della Repubblica italiana. Nell’esplosione di venti ordigni” sulla spiaggia di Pola “furono spezzate le vite di almeno cento persone, tra cui tantissimi bambini. Per dare finalmente giustizia e verità ad una pagina di storia italiana dimenticata ed avere così una memoria nazionale condivisa, abbiamo voluto presentare una proposta di legge”. La deputata triestina di Fratelli d’Italia ha poi dichiarato, a margine della conferenza stampa, che l’iniziativa è “un momento necessario per ricordare: lo dobbiamo alla nostra storia nazionale e soprattutto a tutto il popolo istriano che per troppo tempo ha visto negata questa pagina di storia”. Una pagina a cui, si legge nel testo di presentazione della legge, va riconosciuto “il giusto peso storico”, che “serve a ricordare il sacrificio di coloro che, con il proprio sangue, testimoniarono l’italianità di queste terre. Un atto di rispetto per i Caduti, per le loro famiglie e per tutta la comunità giuliana e dalmata”.

La proposta di legge è stata presentata e il suo iter partirà in Commissione Affari costituzionali. “L’obiettivo – ha concluso Matteoni – è di farla approvare entro il 18 agosto 2026, ottantesimo anniversario della strage”.

Resta aggiornato

Invalid email address
Promettiamo di non inviarvi spam. È possibile annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.
Cristina Di Giorgi
Cristina Di Giorgi
Cristina Di Giorgi, due volte laureata presso l'università La Sapienza di Roma (in giurisprudenza e in scienze politiche), è giornalista pubblicista e scrittrice. Collabora con diverse testate e case editrici.

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.