Sono sconcertato dalla vicenda dello stupro di una studentessa tredicenne alla Villa Bellini di Catania, avvenuto sotto lo sguardo impotente del fidanzato immobilizzato.
I sette egiziani responsabili, subito individuati e arrestati grazie al lavoro della Procura e dei Carabinieri, si trovavano da noi perché minorenni non rimpatriabili e avevano già mostrato la volontà di non rispettare la loro collocazione in comunità; a Palermo, qualche mese fa, si trattava di Italiani, per cui non è solo un problema di nazionalità, ovviamente, ma di entità e certezza della pena.
Inasprire le punizioni per chi si renda responsabile dei reati di violenza sessuale, in questo caso addirittura su minorenne; garantire sicurezza nelle Città, facendola tornare una priorità assoluta.
Basta con il “buonismo” ipocrita e il lasciare fare: lo Stato faccia lo Stato, come il Governo Meloni sta iniziando a fare con specifici provvedimenti legislativi, anche aiutando le Amministrazioni locali a difendere il proprio territorio.
Pene durissime, presenza costante di personale in divisa e, soprattutto, chi sbaglia paghi, qui o nel proprio Paese d’origine nel caso di stranieri che non abbiano il permesso per vivere in Italia.