La notizia è arrivata direttamente da Palazzo Chigi: “Prosegue l’azione del Governo volta a consentire, con procedure semplificate e accelerate, lo sviluppo di insediamenti produttivi e l’ampliamento di quelli preesistenti in tutte le otto regioni della Zona economica speciale (ZES) unica del Mezzogiorno”. In altre parole, l’esecutivo fa sul serio e punta a rilanciare il Sud, le otto Regioni comprese nella Zes unica istituita dal Governo Meloni ed entrata in vigore lo scorso primo aprile per consentire uno sviluppo pieno delle aree del Meridione.
I progetti
I primi provvedimenti disposti dall’esecutivo riguardano, come si legge ancora dalla nota di Palazzo Chigi, due interventi, uno in provincia di Napoli, l’altro in Puglia, vicino Taranto. “La Struttura di Missione istituita dal Governo – si legge infatti – ha firmato due provvedimenti di autorizzazione unica che riguardano, rispettivamente, l’ampliamento dello stabilimento farmaceutico Novartis di Torre Annunziata (NA) e la realizzazione di un resort in provincia di Taranto. Il primo progetto – spiega Palazzo Chigi – rientra nel piano di sviluppo della multinazionale farmaceutica, che punta sul ruolo strategico dello stabilimento campano e prevede investimenti per 80 milioni di euro entro il 2025. Nel dettaglio, il progetto autorizzato prevede lo sviluppo di un nuovo comparto produttivo e di un nuovo magazzino intensivo, allo scopo di accrescere i volumi di produzione di nuovi farmaci ed efficientarne il packaging”. In questo modo, Novartis ha potuto contare su risorse che utilizzerà per ampliare il proprio centro a Torre Annunziata, realizzando una nuova linea produttiva, scegliendo il Sud e Torre Annunziata come terra nella quale investire.
Il secondo intervento, invece, “denominato ‘La Maviglia’, è un resort, che sarà realizzato a Maruggio (TA) su una superficie di oltre 100 ettari. L’investimento si candida a realizzare uno dei più importanti impianti dell’intero circuito mondiale, dove sarà possibile disputare gare internazionali. Il valore complessivo stimato dell’intervento, che offrirà un contributo decisivo per il rafforzamento del settore turistico-ricettivo nell’area ionica tarantina, è stimato in oltre 200 milioni di euro”. A Maruggio, il resort, progettato da Oppenheim Architecture, sarà dotato di un campo di golf, di un’azienda agricola nella quale produrre olio, vino e ortaggi, un centro benessere, una Spa: insomma un’attrazione per il turismo di lusso da tutto il mondo. Dunque, circa 300 milioni di euro di investimenti per due progetti che creeranno, secondo le stime, intorni ai 600 posti di lavoro.
Il governo punta al Sud
La Zes Unica parte dunque a razzo. Lo fa grazie alle procedure semplificare previste dall’esecutivo per queste Regioni e usufruendo del meccanismo del credito d’imposta, tra le novità più corpose introdotte dal governo. “Il Mezzogiorno riparte da qui – ha detto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni –, dalla competitività delle imprese che vi si insediano e creano posti di lavoro, dalla capacità di attrarre investimenti strategici per l’Italia e l’Europa, dalla valorizzazione del proprio capitale umano, che si traduce in occupazione di qualità. È una scommessa – ha aggiunto – in cui ho fermamente creduto quando il Governo ha istituito la ZES unica del Mezzogiorno per affermare una moderna visione dello sviluppo economico incentrata sulla libertà d’impresa: una scommessa di cui oggi vediamo i primi frutti in termini di nuovi insediamenti produttivi, occupazione e innovazione tecnologica”. Della stessa linea anche il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto: dopo essersi detto soddisfatto, il prossimo commissario italiano a Bruxelles ha sottolineato che “questi investimenti dimostrano che la Zes unica è una concreta prospettiva di rilancio del Mezzogiorno”. E non a caso sono già pronti altri progetti: 16 milioni nel cosentino per l’ampliamento dello stabilimento di imbottigliamento dell’acqua Fontenoce, 55 milioni in provincia di Chieti per la nuova linea produttiva di film innovativi ultra-stabili, 12 milioni a Olbia per il circuito delle imbarcazioni, e ancora altro in Molise e in Sicilia. Non è un caso, dunque, se le cose al Sud iniziano ad andare meglio, se l’occupazione cresce e se la spinta all’export nazionale arriva proprio dalle Regioni della Zes unica: c’è un governo che finalmente punta tutto sul Sud e lavora per sprigionare tutte le sue potenzialità. Con ottimi risultati.