“La questione dell’autonomia differenziata è stata accompagnata da un clima di terrorismo psicologico, strumentalizzazione e preconcetti. Ci troviamo di fronte a un’Italia in cui le Regioni non sono in grado di fornire servizi in modo uniforme, generando disparità e disuguaglianze. L’identificazione dei Livelli Essenziali di Prestazione (LEP) è di fondamentale importanza per comprendere le disparità esistenti e determinare i finanziamenti necessari per garantire una redistribuzione equa delle risorse. L’autonomia differenziata, nella sua attuale configurazione, rappresenta un’opportunità significativa per avviare un nuovo percorso per chi si trova più indietro. Il Disegno di Legge è un’occasione di rilievo per i territori svantaggiati per riacquistare competitività. Si tratta di un’operazione che richiede agli amministratori di dimostrare serietà e competenza. È importante sottolineare che grazie all’emendamento proposto da Fratelli d’Italia, che prevede il trasferimento delle funzioni solo dopo l’entrata in vigore dei decreti legislativi che finanziano i LEP, tutte le Regioni sono garantite e nessuna sarà penalizzata. Questo passaggio è significativo, in particolare per il Meridione, dove le disparità socio-economiche sono più evidenti e dove la tutela dei livelli di servizio è fondamentale per garantire una giusta equità territoriale. La riforma è in una fase embrionale, poiché si sta discutendo il Disegno di Legge.
La mancanza di azione nel periodo post-referendum ha rallentato il processo legislativo che è stato avviato solo su richiesta di alcune Regioni settentrionali. Durante la discussione del DDL, è stata istituita una cabina di regia composta da economisti e giuristi costituzionalisti nominati dal governo, i quali hanno espresso preoccupazioni riguardo al testo originale. Ho illustrato il processo di modifica del testo, mettendo in evidenza che sono stati presentati 88 emendamenti, di cui 44 provenienti dal centro-sinistra, dimostrando un’ampia collaborazione nella stesura del documento finale, e ho ribadito l’importanza dell’unità e indivisibilità della Nazione, sottolineando che l’autonomia differenziata non dovrebbe comportare divisioni o disparità di trattamento tra le Regioni. Ho chiarito poi il processo decisionale, evidenziando che l’iniziativa per l’autonomia deve partire dalle Regioni e coinvolgere gli enti locali, con una successiva valutazione da parte del governo e ho infine ribadito che nel DDL è stata introdotta la spesa standard anziché la spesa storica, garantendo un approccio più equo e trasparente nella distribuzione dei fondi”.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Ernesto Rapani, intervenuto ad un convegno a Corigliano Rossano organizzato dal movimento “Corigliano Rossano Pulita”.