Superbonus. Barcaiuolo (FdI): “Disastro annunciato: un provvedimento folle con effetti devastanti sul bilancio dello Stato”

«Ora lo dicono anche i giudici contabili: il Superbonus ha avuto effetti devastanti sul bilancio dello Stato, contribuendo all’esplosione del rapporto debito/PIL. La misura voluta da Giuseppe Conte ha generato un buco nei conti pubblici che ha già superato i 126 miliardi ed è destinato a crescere ulteriormente. Altro che “moltiplicatore di Pil”: si è trattato di un disastro annunciato. Quella varata dall’allora premier è stata una misura scriteriata, priva di tetti, controlli e sostenibilità che ha aperto una voragine nei conti pubblici. Un disastro figlio dell’irresponsabilità politica del Movimento 5 Stelle e della sua demagogia senza freni», dichiara il senatore Michele Barcaiuolo, capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Esteri e Difesa.

«Secondo i dati del Tesoro – prosegue Barcaiuolo – su 500mila unità abitative, neanche il 5% del patrimonio immobiliare italiano, sono stati spesi 186 miliardi a fronte di investimenti reali per soli 116. Una follia redistributiva che ha favorito i proprietari di immobili di pregio, gonfiato i prezzi dei costi di costruzione (+40%), drogato il settore con lavori d’urgenza, subappalti incontrollati e rischia ora di lasciare sul campo una valanga di lavoratori precari. Inoltre, il blocco della cessione dei crediti ha paralizzato la liquidità di migliaia di imprese, portando alla sospensione di numerosi cantieri e, in diversi casi, al fallimento. E non osiamo immaginare cosa accadrà quando scatteranno i controlli sulla congruità tra i fondi spesi e le reali migliorie apportate».

«Il Superbonus non ha rilanciato l’edilizia: l’ha distorta. Una patrimoniale al contrario che non ha aiutato i più fragili, ma ha premiato chi poteva già permettersi di ristrutturare; non ha migliorato la competitività, ma ha svuotato le casse dello Stato. Il Governo Meloni ha avuto il coraggio di porre fine a questo scempio, agendo con responsabilità e visione. Invece di continuare a strumentalizzare ogni tema, compresa la sicurezza nazionale, per il solito populismo d’accatto, o stracciarsi le vesti per i diritti dei lavoratori che i suoi stessi provvedimenti hanno penalizzato, Conte farebbe meglio a prendere atto della realtà e chiedere scusa agli italiani: per ogni euro sperperato, per ogni impresa lasciata senza liquidità, per ogni famiglia illusa e tradita», conclude Barcaiuolo.

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