“Quella del superbonus è una misura scritta male e applicata peggio. Non solo va ad impattare sulla finanza pubblica per oltre 100 miliardi di euro, importo che corrisponde a circa 4 leggi di bilancio e che graverà sulle tasche di tutti gli italiani, ma ha anche prestato il fianco a truffe e ruberie per miliardi e miliardi di euro scoperte solo grazie al lavoro incessante della Guardia di Finanza. Ora, come se non bastasse, apprendiamo da organi di stampa inquietanti dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, nell’ambito dell’inchiesta che ha svelato, col blitz del 27 dicembre scorso, un traffico di droga tra le province di Lecce e Brindisi, secondo il quale la Sacra Corona Unita avrebbe fatto affari anche grazie al superbonus. Il bonus 110% sarebbe dunque, stando a quanto dichiarato dal pentito, un provvedimento fortemente nel mirino della criminalità organizzata. Se così fosse, il superbonus si confermerebbe il più grande regalo mai fatto a truffatori e criminali. Mentre le indagini, della Direzione distrettuale antimafia, che ringrazio, sono in corso, la politica ha il dovere di far chiarezza su come è stato utilizzato in tutti questi mesi. Nei giorni scorsi abbiamo chiesto in commissione Finanze un’indagine conoscitiva per acquisire documenti e notizie per fare luce su un provvedimento che non ha realizzato nessuno degli obiettivi prefissati, che ha creato una voragine nei conti pubblici e che si sta prestando a vergognose frodi perpetrate da veri e propri criminali. Quanto si apprende oggi dai media è una ragione in più per un’operazione verità sul superbonus”. Lo dice Saverio Congedo, deputato pugliese di Fratelli d’Italia, capogruppo in commissione Finanze alla Camera e componente della commissione parlamentare Antimafia.