Il Superbonus è quella cosa che, raccontata come misura che avrebbe fatto rinascere l’Italia, continua a fare ingenti danni a distanza ormai di mesi dalla sua abolizione. Più volte è stato detto, infatti, che si tratta di una norma scritta male e applicata peggio, un po’ come il Reddito di Cittadinanza, altro miracolo a Cinque Stelle. Ancora oggi vengono scovati nuove frodi allo Stato nell’ambito del Superbonus, a conferma di quanto detto finora: una norma scritta male e applicata peggio.
Questa volta la scoperta è della Procura di Roma, la cui Direzione distrettuale antimafia ha disposto dei sequestri, eseguiti poi dalla Polizia di Latina, per due società che lavoravano usufruendo del Superbonus ma essendo in realtà collegate alla criminalità organizzata. Le indagini sono partite su un membro della mafia agrigentina che, secondo le autorità, stando alle sue condizioni patrimoniali, potrebbe aver commesso il reato di intestazione fittizia proprio delle due società, con l’aggravante del metodo mafioso. Ovviamente, tramite l’intestazione fittizia l’uomo riusciva ad accedere ai meccanismi del Superbonus 110%, riuscendo a riceverlo e proteggendolo dai possibili sequestri. Secondo le prime stime delle autorità, l’ammontare delle società è pari a un milione e mezzo di euro in due anni.
Altro che centri in Albania o, l’ultimo caso denunciato (a vuoto) dalla sinistra sui poliziotti negli albergi a Shengijn: il vero danno erariale è il Superbonus, il cui costo per lo Stato, e dunque per tutti noi, continua a crescere. Miliardi e miliardi di euro spesi con veramente pochissimi benefici. Una misura che non è riuscita a fare neppure quello per cui era stata ideata: doveva servire per ristrutturare le case degli italiani, è servita soltanto per il 4% di esse. Una misura pensata male già in partenza: in un momento di grande difficoltà per milioni di italiani, la pandemia, con tantissime persone in cassa integrazione e le imprese che fallivano, i contiani al governo, appoggiati dai dem, davano soldi a proprietari di casa, a chi cioè era benestante, per ristrutturare le loro abitazioni (sono state ristrutturate perlopiù seconde case e persino una decina di castelli) e non certo per beni di prima necessità. E si sa che dopo ogni periodo di buio, ce n’è uno di ripresa: così, dopo anni di disastri a Cinque Stelle, gli italiani hanno scelto il centrodestra chiedendogli di risolvere i danni provocati dalla sinistra. Danni che, nel caso del Superbonus, ammontano a miliardi di euro.