“Ennesima truffa scoperta dalla guardia di finanza che hanno sequestrato crediti d’imposta per 16 milioni di euro ad una società per azioni di Roma, che ha svolto funzioni di ‘general contractor’ organizzando lavori edili finanziati con il Superbonus in 630 cantieri su tutto il territorio nazionale. Per i militari, coordinati dalla procura della Repubblica di Roma, una parte di quei lavori erano gonfiati o del tutto inesistenti e pertanto erano illegittimi i crediti così ottenuti, ricostruendo un fatturato superiore ai 167 milioni di euro nel periodo 2021-2023, con crediti d’imposta per oltre 80 milioni. Non hanno perso tempo i promotori della norma a lavarsi le mani come ogni qualvolta si scopre una truffa dicendo che il Superbonus sarebbe esploso sotto il governo Meloni. Certo che è esploso in questa legislatura, del resto il Superbonus si è iniziato a pagare lo scorso anno. Se invece fosse stato bloccato con effetto immediato, sono convinto che gli stessi avrebbero lanciato accuse al Governo perché un tale provvedimento avrebbe fatto fallire imprese e perdere casa a cittadini. I rinvii e le moratorie sono stati necessari affinché chi aveva i lavori in fase avanzata potesse finirli e non ritrovarsi con il cantiere non concluso. Si continua a ripetere la farsa, inoltre, secondo cui il promotore principale della misura l’ha gestita per soli 8 mesi salvo poi ‘passare la palla’ a Draghi, chi lo fa non precisa, di proposito, che Conte promotore del Superbonus, lo rivendica fieramente e durante il governo Draghi minacciò di togliere la fiducia al dl Sostegni nel maggio 2021 se questa misura fosse stata tolta. Sarebbe infine interessante capire come avrebbe fatto il governo Meloni a creare questa ‘voragine’, visto che le cessioni dei crediti sono terminate al 31 dicembre 2022 e quindi con la manovra fatta da Draghi e nel 2023 la detrazione è scesa al 70% senza sconto in fattura. Ma dubito fortemente che avremo una risposta”.
Lo dichiara Lino Ricchiuti, vice responsabile di dipartimento Imprese e Mondi Produttivi di Fratelli d’Italia.